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Gentile attacca: “Perchè in Italia non trovo una panchina e chi si vende le partite invece sì?”

Le parole del tecnico, fermo dopo l'esperienza con la nazionale Under 21.

Redazione ITASportPress

"Per colpa di persone meschine, mi hanno troncato la carriera perchè non abbassavo la testa. Ho detto no quando mi hanno proposto di far giocare ragazzi che io non ritenevo all'altezza dell'Under 21. Questo mi ha messo contro molte società e soprattutto contro la Federazione. Così, dopo aver vinto da allenatore dell'Italia Under 21 l'Europeo e subito dopo la medaglia di bronzo olimpica, sono stato mandato via". Così Claudio Gentile a 'Sport 2000', il programma sportivo di Tv2000 condotto da Giampiero Spirito in onda sabato 4 giugno, alle 18.55. "Sette miei giocatori - ha aggiunto il campione del mondo con l'Italia nel 1982 - due anni dopo nel 2006 sono diventati campioni del mondo. C'era gente che mi odiava troppo perchè non abbassavo la testa. Perchè non alleno più? Ricevo molte richieste dall'estero però non capisco perchè non posso allenare qua in Italia. Mi hanno fatto terra bruciata intorno, sono uno che non sta al sistema. E quindi ci sono poche società che si prendono la bega di andare contro il potere del calcio. Adesso sono fermo, spero sempre e non voglio cedere. E' possibile che in questo Paese chi è onesto non trova mai una sistemazione e chi si vende le partite invece sì?"