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ALLARME

Giulini: “Calcio al collasso. Gravina pensi a riaprire stadi e non alla Nazionale”

Cagliari Giulini (getty images)

Parla il numero uno del Cagliari sui temi d'attualità del calcio italiano

Redazione ITASportPress

Alza la voce Tommaso Giulini, numero uno del Cagliari, a proposito dell'attualità del sistema calcio. Parole dure quelle del presidente dei sardi che lancia un vero e proprio grido d’allarme nell'intervista al quotidiano Repubblica. Tema centrale le difficoltà economiche dovute all’emergenza pandemica.

Giulini lancia l'allarme: "Sistema al collasso"

 Giulini (Getty Images)

Non fa giri di parole Giulini a proposito della situazione del calcio nostrano: "Il sistema è al collasso, non siamo stati considerati nei ristori e non abbiamo garanzie su quando riapriranno gli stadi. Dovremmo avere il coraggio di non scendere in campo alla prima di campionato", ha detto il patron del Cagliari. "Non è possibile che non ci sia permesso di fare calcio. Si rischia di far scappare gli imprenditori seri che ci mettono denaro, passione, non vedono un briciolo di sostegno dal governo e non hanno garanzie che da agosto si riaprano gli stadi. Non abbiamo ricevuto aiuti a fronte di perdite enormi. Abbiamo 300mila addetti, 30 milioni di tifosi, la Serie A garantisce un gettito fiscale da un miliardo. I mancati introiti del ticketing sono più del 50% delle perdite dell’ultima stagione".

E ancora sulla riapertura degli stadi, Giulini si rivolge a Gravina, numero uno della Figc: "La preoccupazione principale di Gravina dovrebbe essere far riaprire gli stadi di Serie A, più che quello che farà la Nazionale agli Europei. I club sono super indebitati e noi sosteniamo anche le categorie inferiori".

SPEZZATINO - Sulla scelta di un calendario spezzatino per agevolare DAZN: "Potrebbe essere una scelta prudente se motivata dall’esigenza di distribuire meglio i carichi sulla rete. Ma non penso che sia questo l’unico motivo, bisogna capire se sia fattibile o meno: confido che venga salvata la contemporaneità nelle ultime tre giornate". E ancora: "Non è stato semplice abbandonare Sky, DAZN ci proietta nel futuro ma sarà un passaggio a fortissimo rischio per noi e per i tifosi”.

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