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IL PARERE

Gotti: “Sarri e Mourinho nella capitale arricchiscono Serie A. Sull’Italia di Mancini…”

Gotti, getty images

Parla il tecnico dell'Udinese

Redazione ITASportPress

Il tecnico dell'UdineseLuca Gotti, fresco di conferma da parte del club friulano, ha parlato a Sky Sport di diverse tematiche. Dal suo percorso da allenatore, fino alle esperienze con Maurizio Sarri, ora mister della Lazio. Inevitabile poi parlare anche dell'Europeo con riferimento al cammino dell'Italia di Mancini.

CARATTERE - "Nella mia vita sono una persona solare e sorridente, in partita lo sembro meno, ma per via della concentrazione. La gavetta ti consente di sbagliare e fare esperienza. Ognuno ha il suo percorso, io ho fatto la mia ed è stata fruttifera. Sarri ha scalato tutte le categorie fino a vincere scudetto ed Europa League. Mancini invece ha iniziato dalla Serie A ed ha vinto la Coppa Italia dopo una settimana".

MISTER - Proprio sui due allenatori, Gotti ha aggiunto: "Sarri? Lui è un personaggio fantastico, ha grandi idee, marcate, e fa giocare bene le sue squadre. Credo che il suo ritorno su una panchina importante, in contemporanea con Mourinho sulla sponda opposta a Roma, arricchirà la Serie A". "Sarri passa tutto il tempo al centro sportivo e studia a casa. Abbiamo fatto 64 partite in una stagione al Chelsea e parlavamo tanto. L'esperienza all'estero arricchisce molto, non solo nel calcio. Ti dà apertura mentale, se sei abituato a vivere solo in un contesto è peggio. Non devono essere date per scontato alcune cose, si riesce poi ad avere un approccio diverso". Su Mancini: "Mi è piaciuto fin dall'inizio il fatto che il ct abbia puntato sulla qualità e su un'idea di calcio ben definita. Il centrocampo è il fiore all'occhiello, vedremo se riusciremo a tenere questa dominanza anche con le Nazionali più forti. Tutti i giocatori lavorano in campo".

SINGOLI - Sui calciatori: "Jorginho? È in primis un ragazzo molto in gamba. Non è solo intelligente, parliamo di una persona di spessore. Si è guadagnato tutto passo dopo passo, Sarri lo ha voluto al Chelsea nonostante la presenza di Fabregas. Il primo anno era visto come un raccomandato, con Maurizio in panchina, ma poi nei due anni successivi ha fatto ricredere tutti e ora è un top player internazionale". "Verratti? È la personificazione dei ragionamenti che abbiamo fatto prima. Dal Pescara è andato al PSG, lì è diventato subito protagonista assoluto, mentre in Italia si è più restii a dare spazio subito a giocatori giovani. Mancini lo ha messo in campo insieme ad altri giocatori di qualità e penso che l'esperienza all'estero gli abbia fatto bene".

 Gotti, getty images
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