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NUMERO UNO

Gravina: “Calcio italiano malato grave. In quattro anni…”

Gravina
Le parole del presidente della Ferdercalcio

Redazione ITASportPress

Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport durante la quale ha parlato della situazione attuale del calcio italiano. Dai recenti contrasti tra Lega Serie A e Federcalcio ma anche la necessità di un vero cambiamento culturale che possa portare a benefici reali per il mondo del pallone.

"Casini è stato eletto tre mesi fa, ma da quando sono presidente sento dire: 'la Federazione non ci ascolta'. Evidentemente sfugge quanto abbiamo fatto sulle richieste della Lega di A. La verità è che in quattro anni non ho mai sentito una proposta di rinnovamento. Ma nessuno scontro aperto con la Lega Serie A. Per la Federazione il supporto della Lega di A è indispensabile: da lì arrivano i maggiori introiti. Ma auspico che sia più proiettata verso il futuro, non immobile, antica, perché altrimenti diventerebbe una zavorra per tutto il sistema", ha detto Gravina in modo molto diretto.

Sulla voglia di cambiare: "La FIGC è a disposizione per svolgere il suo ruolo di servizio e trovare la corretta sintesi, ma pretende rispetto. Ci stanno a cuore i problemi dei club e cerchiamo di andare loro incontro, ma basta con i ragionamenti di principio o le sfumature di metodo usati solo per mantenere lo status quo: il malato è grave e non si cura con l’aspirina. Ragioniamo in una logica di vero cambiamento, in cui siano mantenute l’autonomia della Lega, che è legittima, ma anche il dovere della FIGC di far rispettare le regole, le norme ed i ruoli".

Tra i punti del programma della FIGC anche Euro 2032 in Italia: "Stiamo lavorando con il governo alla candidatura dell’Italia per l’Europeo 2032 che avvierebbe il processo sulla ristrutturazione degli impianti o realizzazione di nuovi".

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