ITA Sport Press
I migliori video scelti dal nostro canale

gazzanet

Gravina: “Chiederemo alla Uefa atto di responsabilità. Su Europei e campionato…”

Gravina (Getty Images)

"Ci sono tante idee e tante ipotesi adesso"

Redazione ITASportPress

Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha parlato ai microfoni di Radio Anch'Io Sport, in onda su Radio 1, per commentare l'emergenza coronavirus e la situazione dello sport italiano ed europeo. Ecco le sue parole:

INCONTRO - "Chiederemo un atto di responsabilità da parte della Uefa. Un contributo da parte di tutte le federazioni per la tutela degli atleti e di tutti i nostri i tifosi. Di tutti i cittadini del mondo. Non è un problema che riguarda solo l'Italia ma tutto il mondo. L'Europa è diventata il centro della pandemia. Chiederemo alla Uefa di fare molta attenzione. Soprattutto alla salute delle persone. Ho sentito tante ipotesi. Ma ci sono anche i playoff e i playout. Ci sono tante idee. Domani ci confronteremo. Saremo tutti collegati".

SERIE A E NON SOLO - "Il campionato ricomincia o viene annullato? Ci sono tante ipotesi. Stiamo lavorando su auspici e speranza. Finire il campionato entro giugno sarebbe un auspicio che tutti si augurano. Dopo questa emergenza le nostre vite dovranno riprendere". "Gli altri campionati? Noi navighiamo a vista in mezzo alla nebbia. Credo che il 3 aprile sia una data ottimistica. Io ho iniziato a parlare di ripartenza ai primi di maggio. Anche se questa è data puramente teorica". "L'assegnazione del titolo? Non escludo nulla. Dalla mancata assegnazione dello scudetto ai playoff e così via. Nessuno oggi è in grado di dire cosa accadrà. Dobbiamo seguire giorno per giorno la situazione. Se tutto questo dovesse portare con effetto trascinamento alla stagione 20-21, non escludo che il campionato possa concludersi in due stagioni diverse".

CORONAVIRUS - "Credo che questa pandemia potrebbe far uscire atti di solidarietà, fratellanza. Se nelle prossime settimane il mondo del calcio, vuoi a livello nazionale e vuoi a livello internazionale, dovesse svegliarsi pensando solo ad interessi economici sarebbe un pessimo esempio. Ecco perché noi dobbiamo pensare al bene comune e non al proprio orticello. Spero e credo che questa pandemia possa portare un cambiamento in tal senso. Sarebbe da irresponsabili domani portare avanti un'idea a tutela del proprio orticello".