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Graziani: “Tutti a magnificare il tridente del Napoli, ma la vera forza è il centrocampo…”

Le parole dell'ex attaccante di Roma e Napoli a Il Mattino

Redazione ITASportPress

Difficile cambiare quando una squadra vince, specialmente quando Insigne, Mertens e Callejon segnano a valanga. L'imprevedibilità, la velocità e la tecnica sono arme letali per il Napoli di Sarri. Altro che falso nueve, Mertens, nel ruolo di centravanti, si è dimostrato un verissimo centravanti e complice anche l'infortunio di Milik si è preso il posto di titolare inamovibile. Questo, però, grazie agli assist di Insigne e Callejon, autore di una crescita esponenziale negli ultimi due anni che li hanno portati ad essere tra i top del ruolo in campionato.

LE PAROLE DI GRAZIANI - Entusiasmo alle stelle a Napoli per l'obiettivo scudetto sempre più credibile. La lotta con la Juventus sarà fino all'ultimo secondo dell'ultima giornata e con il tridente dei "piccoletti" tutto è possibile. Lo sa bene anche Francesco Graziani, campione del mondo a Spagna '82, ex giocatore del Torino e della Roma e ex allenatore del Catania. A Il Mattino, Graziani si dice entusiasta del tridente del Napoli: "Insigne e Callejon hanno fatto esplodere Mertens, il Napoli sta benissimo, va a mille e può approfittare del gioco a bassi ritmi della Roma. Atleticamente, poi, sta molto meglio rispetto ai giallorossi. Il vero oro del Napoli, però, non sono quei tre davanti, sì, spesso magnifichiamo Mertens, Insigne e Callejon perché la buttano dentro, ma per me il lavoro più prezioso lo fanno i tre di centrocampo che supportano in modo straordinario il reparto offensivo. Jorginho fa girare la palla, mentre Hamsik e Allan sono due attaccanti aggiunti. Fanno movimenti continui e scombussolano tutta la difesa avversaria".

NON SOLO GRAZIANI - Graziani non è il solo a magnificare il centrocampo di Sarri. A Premium Sport, Ciro Ferrara, ex bandiera del club partenopeo, si è detto più volte innamorato di un giocatore: "Tutti parlano del tridente dei piccolini del Napoli, ma io impazzisco per un giocatore che si chiama Allan. È stato decisivo in tante partite".

Nell'orchestra diretta dal maestro Sarri tutti sanno qual è lo spartito e finché si suona la musica giusta, il pubblico del San Paolo è autorizzato a sognare il colpo grosso: lo scudetto dopo 28 anni dall'ultima volta.