Curiosa intervista rilasciata da Jack Grealish, fantasista dell'Aston Villa e dell'Inghilterra, al The Guardian. Il calciatore della Nazionale, impegnato ad Euro 2020, si è raccontato a 360° sottolineando le sue emozioni nel giocare davanti al pubblico britannico. Inoltre, il classe 1995 ha rivelato cosa avrebbe fatto nella sua vita se non fosse diventato un calciatore professionista.
GIOIA
Grealish: “Se non fossi calciatore sarei… promoter a Ibiza o Tenerife”
La stella dell'Aston Villa e dell'Inghilterra si confessa
TIFOSI - Sulla bellezza di giocare per i fan inglesi: "Sentire le persone gridare il mio nome mi rende felice e orgoglioso. Quando lo fanno i tifosi dell'Aston Villa è bellissimo, ma quando sono anche tutti gli altri inglesi a farlo è qualcosa di unico e speciale. Anche perché ogni settimana sono gli stessi fan che mi fischiano quando sono loro avversario (ride ndr). Ma mi sostengono comunque perché gioco per l'Inghilterra", ha detto Grealish.
PROMOTER - "Se non fossi un calciatore e non fossi qui in Nazionale ma con i miei amici, farei quello che stanno facendo ora i tifosi, casino. Viaggerei per tutto il Paese per vedere giocare l'Inghilterra, in pub o locali del genere. Probabilmente sarei a BoxPark (una catena di fast food, ndr). Ho visto tanti video di gente lì e sono irreali", ha aggiunto Grealish. "Se non fossi un calciatore cosa sarei? Beh, non farei il lavoro di mio padre ma sarei un promoter, a Ibiza o Tenerife. Convincerei la gente ad entrare in discoteca".
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