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IL RACCONTO

Il racconto di Lombardo: “Rigori? Pensavo che Jorginho avrebbe segnato ma poi Gigio…”

Attilio Lombardo (getty images)

Parla il componente dello staff del Mancio sul successo dell'Italia ad Euro 2020

Redazione ITASportPress

Tra i primi del suo staff ad abbracciarlo e a fare festa dopo il trionfo. Parliamo di Attilio Lombardo e del successo dell'Italia all'Europeo. L'ex calciatore, intervenuto ai microfoni di Repubblica, ha parlato del trionfo Azzurro e degli attimi infiniti vissuti nella lotteria dei calci di rigore.

RIGORI - "La verità? Qualche istante prima della parata di Donnarumma. Tutti eravamo convinti che Jorginho avrebbe segnato", ha ammesso Lombardo. "Quando Pickford ha parato il rigore ho guardato il tabellone e ho detto: “Se segnano andiamo a oltranza. Ma se Gigio parasse… Vai, che glielo para”. E così è stato, anche se lui non se ne era nemmeno accorto".

MANCINI - Non poteva mancare anche un commento su rapporto con Mancini e tra il CT e la squadra: "Il segreto di questa Italia? Facile: Mancini. La squadra ha un’identità pazzesca e gliel’ha data lui. È stato bravissimo perché ha ricostruito un entusiasmo dopo la mancata qualificazione ai Mondiali: in quel momento ha capito che doveva esserci un cambio totale, gente che non avesse vissuto quel lutto. Ha puntato sui giovani, alcuni all’inizio del ciclo non avevano mai fatto una partita in Europa. E nei momenti chiave ha saputo allentare la tensione: prima della finale, quando nella riunione tecnica ha inserito Spinazzola tra i titolari, si è sciolto il clima teso che si respirava. Nervosismo? Mai. Un altro merito di Mancini è aver tenuto tutti sulla stessa sintonia: ventisei persone per quarantacinque giorni, non è facile eh. Invece anche Castrovilli, Raspadori, sono stati fondamentali: malgrado sapessero che la partita dopo sarebbero andati in tribuna, si allenavano alla grande, sono stati fantastici".

 Jorginho (getty images)
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