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Inter, Godin: “Conte mi ricorda Simeone. Sensi? Un fenomeno”

Godin (Getty Images)

Il difensore uruguaiano ha parlato a 'Marca': "Con la difesa a tre ho compiti nuovi"

Redazione ITASportPress

L'ingresso di Diego Godin nel mondo Inter è avvenuto in punta di piedi. Unitosi nella seconda parte dell'estate ai nuovi compagni a causa della Coppa America, e poi fermo per infortunio, l'ex capitano dell'Atletico Madrid ha debuttato solo alla terza giornata, a San Siro contro l'Udinese, affermandosi subito come un pilastro della nuova difesa a tre di Antonio Conte.

Intervistato da Marca, l'uruguaiano ha parlato dei primi passi della propria nuova esperienza, toccando vari temi:

LEADER - "Non mi sento uno dei leader dello spogliatoio, ma solo come uno che ha intrapreso una nuova esperienza. Certo, tutti conoscono il mio percorso, non c’è bisogno di essere capitani per parlare alla squadra. Non ho ancora avuto tempo per visitare Milano nei dettagli, il mio connazionale Vecino e anche Borja Valero mi stanno aiutando con la lingua. Per ora va tutto bene".

INTER COME L'ATLETICO - "Abbiamo lavorato molto durante l’estate su questo sistema. Conte mi chiede di tenere il pallone e di impostare il gioco, è un compito diverso rispetto a quello che facevo a Madrid, ma penso di avere l’intelligenza per svolgerlo. Il paragone con l'Atletico del 2014? L’ho detto perché ci sono dei punti in comune per lo spogliatoio, che è molto unito, e perché Simeone e Conte sono simili, hanno molta personalità. Ma noi siamo in costruzione".

JUVENTUS E SERIE A - "Per il momento mi sembra si tratti di un campionato più fisico che tattico, molte squadre comunque pensano a giocare, si segna parecchio. Sensi? Mi sta stupendo, non lo conoscevo. È molto bravo con entrambi i piedi e sa usare molto bene anche il proprio corpo pur essendo piccolo di statura”.

“La partita contro la Juventus sarà difficilissima, loro dominano da anni, sono molto forti e hanno una rosa ampia e di qualità, ma ci proveremo".

CARO CHOLO... - "A Barcellona ho giocato tante volte, sarà la solita partita difficile contro una squadra che fa molto possesso palla e sarà aggressiva. Il distacco da Simeone? Non è stato facile, nel nostro abbraccio c’era anche tanta amicizia perché abbiamo costruito un rapporto che va oltre il campo. Tornare all’Atletico? Non lo so, adesso sono concentrato sono sul campo, mi sento un giocatore. Quando smetterò ci penserò".