Da una parte la buona notizia: Hakimi negativo al coronavirus. Dall'altra la beffa, perché a causa dell'esito positivo di inizio settimana, il calciatore ha saltato l'esordio in Champions League dell'Inter. Una situazione davvero molto strana che la società nerazzurra intende approfondire. Da quanto si apprende, infatti, la vicenda per l'esterno destro nerazzurro è destinata ad andare avanti.
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Inter, Hakimi negativo: possibile falsa positività e idea causa alla Uefa
Il calciatore è stato obbligato a saltare la prima gara di Champions League
Hakimi negativo: tampone falso positivo e Inter fuoriosa con Uefa
L'assenza del giocatore in Champions League si è fatta sentire ed è destinata a far parlare soprattutto ora, a seguito del tampone negativo delle scorse ore. Da quanto si apprende l’Inter ravvisa una situazione anomala nella giornata di mercoledì, quando la Uefa aveva appunto comunicato il verdetto dei laboratori effettuati: tutti negativi, compreso Hakimi. Il calciatore marocchino ha così potuto pranzare e allenarsi con la squadra, ma alle 16.10 la comunicazione che spiazza tutti: Hakimi è leggermente positivo.
Un fatto che obbliga l'Inter a non disporre dell’esterno in campo. Hakimi finisce in isolamento, ripete il tampone si conferma la positività. Nella giornata di venerdì, però, qualcosa cambia. Arriva l'esito del tampone effettutato dall'Inter sempre giovedì: negativo. Qualcosa non quadra e se il secondo tampone dovesse risultare ancora negativo - lo si saprà in queste ore - la società nerazzurra spedirà tutta la documentazione all’Ats per consentire al calciatore di unirsi subito al gruppo. Ma non solo. Il club di Milano, arrabbiato per il difetto comunicativo e per aver, probabilmente, rinunciato per un errore al calciatore in Coppa, potrebbe anche decidere di passare alle vie legali contro la Uefa.
Hakimi ancora negativo
La notizia della negatività di Hakimi è stata conferma. Il giocatore sarà dunque a disposizione dell'Inter di Antonio Conte. Una buona notizia che avrà un seguito come accennato in precedenza. Si potrebbe essere trattato di un falso positivo che ha danneggiato quindi la società nerazzurra.
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