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Inter, Lukaku rinato: “Dovevo ritrovarmi. Grazie a Conte, anche se un giorno mi disse…”

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Il bomber belga sul suo impatto col campionato italiano e non solo

Redazione ITASportPress

Romelu Lukaku si racconta e lo fa ai microfoni di Sky Sport UK trattando molti temi del calcio italiano e non solo. L' attaccante dell'Inter ha parlato dei suoi primi mesi in nerazzurro affrontando anche il tema razzismo: "L'anno passato è stato molto triste in generale, ci sono stati molti casi di razzismo, soprattutto nel calcio. Serve l'educazione delle persone, l'istruzione è molto importante. Tutti sono uguali, non c'è nessuno diverso e serve rispetto. L'Italia per me è un Paese bellissimo in cui vivere ma bisogna lavorare per lasciare le persone ignoranti fuori dagli stadi".

RINASCITA - "Dovevo ritrovarmi. L'anno scorso è stato molto complicato per me, le cose non andavano come volevo. Ho deciso dunque di cambiare e già a marzo avevo comunicato la mia scelta al Manchester United. Alla fine penso che sia stato meglio per tutti, sia per me che per il club. Penso di aver preso la decisione giusta. Il Manchester United ha lasciato spazio ai giocatori più giovani, quindi penso che sia stata una situazione vantaggiosa per entrambi".

SCUDETTO - "Siamo concentrati sul lavoro che dobbiamo fare, Conte ci sta addosso tutti i giorni. Nelle prime sessioni di allenamento abbiamo lavorato tantissimo dal punto di vista fisico e non ero abituato. Nessuno si allena tanto quanto noi. Conte è sempre lì che incoraggia ogni giocatore a fare il lavoro. Quando mi guardavo intorno, nessuno si lamentava, tutti se la cavavano. Quindi per me è stato qualcosa di speciale perché a volte gli allenatori sono in disparte a fare battute perché non ce la fai. Lui è lì che vuole che tu faccia di più, incoraggiandoti a fare di più. Nessun giocatore si arrende perché ti dà quell'energia per continuare. Come squadra siamo quella che corre di più".

CONTE - SUl rapporto col tecnico, Lukaku ha rivelato: "Ti dice le cose in faccia. Nella gara di Champions League contro lo Slavia Praga giocai molto male e me lo disse di fronte a tutti, non mi era mai successo nella mia carriera. Mi ha detto che mi avrebbe tolto dopo cinque minuti se fosse accaduto di nuovo. Abbiamo giocato il derby di Milano subito dopo e ho giocato una delle mie migliori partite della stagione. Ha rafforzato la mia fiducia e mi ha svegliato allo stesso tempo. Conte lo fa con tutti, non importa chi sei. Tutti sono uguali. Lavori duro, ti alleni duramente e giochi. Se non fai quello che dice, non giochi".