L'ex portiere brasiliano dell'InterJulio Cesar ha parlato nel corso di un'intervista a LaGazzetta dello Sport a proposito della squadra nerazzurra e delle ambizioni che gli uomini di Simone Inzaghi possono avere in questa annata. L'ex estremo difensore non ha potuto non tornare anche sull'incredibile trionfo del Triplete nel 2010.
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Inter, senti Julio Cesar: “Può fare bis scudetto e arrivare in finale di Champions”
L'ex portiere nerazzurro gasa l'ambiente
PASSATO - "Se nel 2009 a Kiev avessimo perso quella sera contro la Dinamo, avremmo salutato la Champions League. Era l'anno del Triplete, arrivammo a maggio in fondo a tutto. Ma la verità è che la prima finale la giocammo a novembre. Andò bene e riuscimmo a vincere, da lì il sogno Champions restò più vivo che mai. Fu assolutamente decisiva, è giusto definirla una partita-svolta", ha raccontato Julio Cesar. "Capimmo che la strada era giusta, si poteva correre e sognare. Nello spogliatoio all'intervallo c'era un’atmosfera molto tesa. José è fatto così, sapeva che gruppo aveva in mano, è stato il suo punto forte: per l’Inter fu l’acquisto più importante di tutti, ha convinto noi giocatori a guardare nella stessa direzione. All’intervallo eravamo sotto. Ma l’allenatore ci spinse a credere nel successo. E così accadde. Al 2-1 di Snejider fu un’esplosione, sapevamo il peso di quella rete. Ci siamo scatenati, Mou cominciò a scattare, non sapeva neppure lui dove andare. Sono stato io ad andare verso di lui, mi sono messo in mezzo e lui andava come un pazzo. Non ci fu bisogno di dirsi niente. Ma quella è una delle immagini più belle della mia avventura con l’Inter".
PRESENTE - Da quella Inter a questa di Simone Inzaghi: "Ho avuto la fortuna di essere a San Siro nella gara contro il Real Madrid (la prima del girone di Champions ndr): ho visto una squadra molto forte, che può passare il girone con minore ansia rispetto a noi. Ho visto uno spirito di squadra fortissimo nell’Inter, questo conta più dei singoli. Credo che i tifosi possano stare tranquilli. Quando l’Inter ha venduto Lukaku, i tifosi erano molto preoccupati. Ma chi è nel calcio le cose le sa: Dzeko ha una personalità fortissima e Lautaro è un ragazzo talentuoso, con un margine di crescita incredibile. Possono regalare grandi gioie: no, non sono sorpreso. Se il livello è quello messo in mostra col Real, io ci credo: si può arrivare in finale, basta crederci. E in Italia non faccio paragoni tra una stagione e l’altra, tra la scorsa e l’attuale. Ma l’Inter ha proprio tutto, per rivincere ancora".
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