Massimiliano Irrati ha parlato ai microfoni di Repubblica. L'arbitro, designato al Var per i Mondiali in Qatar, ha detto la sua sulla prossima Coppa del Mondo e sul rapporto degli arbitri con la tecnologia. Di seguito alcuni stralci delle sue dichiarazioni.


ARBITRO
Irrati: “Var? La prima volta per noi era la moviola di Biscardi”
Considerato da tutti come il migliore con la nuova tecnologica, il fischietto ha raccontato: "Come si diventa il migliore? All'inizio eravamo pochi, ora la concorrenza è aumentata. Ma l'etichetta me la sono presa ormai, finché dura la tengo".
Sulla reazione degli arbitri all'arrivo del Var, Irrati ha spiegato: "Ci sono state resistenze, sì. L'impatto è stato molto forte. La prima volta che venne Rosetti a Coverciano a parlarci del Var la ricordo bene: aveva partecipato a un seminario ad Amsterdam su questa idea. Sarà stato forse il 2015. Lo guardammo come a dire "questo è pazzo". Non riuscivamo a capire: per noi era la moviola di Biscardi, ci sembrava quasi una provocazione. Invece aveva capito per primo quale fosse il futuro".
Sugli arbitri e la possibilità di parlare in tv: "Orsato era andato in tv? Quello doveva essere un esperimento per aprirci, per far capire cosa c'è dietro una decisione da un punto di vista più elevato. Finì in polemica. Non è stata una bella esperienza: se il nostro "capitano" viene subito attaccato così, forse non c'è la cultura generale per fare qualcosa di simile. Ma noi siamo aperti
Dalla Serie A al Mondiale: "Come ci si sente a rappresentare l'Italia al Mondiale? Non credo che ora la gente si riunirà per guardare Orsato in campo e Irrati al Var, a parte amici e familiari. Però mi sarebbe piaciuto vivere questa esperienza con i calciatori della Nazionale".
© RIPRODUZIONE RISERVATA