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Italia e la missione amichevoli. Il punto

(Getty Images)

Primo giorno di ritiro per la Nazionale. Cerchiamo di capire che cosa ci ha detto il ct Di Biagio

Redazione ITASportPress

È iniziato il ritiro della Nazionale italiana a Coverciano. Ci si prepara per due amichevoli di livello: una contro l’Inghilterra e una contro l’Argentina. L’obiettivo? Cercare di rialzare la testa dopo la mancata qualificazione a Russia 2018. Si deve ricominciare in qualche modo. E forse la rinascita potrebbe iniziare proprio ora.

GIOVANI - Si iniziano questi giorni con la consueta conferenza stampa, in cui sono intervenuti Lele Oriali, team manager e Alessandro Costacurta, vice commissario Figc; sottolineando la necessità di ricominciare. Ad essere interessanti sono le parole di Di Biagio, che si sofferma sull’importanza di imporre il proprio gioco e sul rilancio della squadra per ridare passione ai tifosi. Importanti sono i giovani e per questo una riflessione sulle convocazioni di Cutrone e Chiesa vanno fatte. Cutrone viene visto come un ragazzo affamato e Chiesa è pronto a una permanenza definitiva in Nazionale, ma sarà il campionato a parlare.

BALOTELLI NO - Nota dolente, per così dire: le convocazioni. Soprattutto un nome ha scatenato i social: Mario Balotelli. Il c.t. ha spiegato e ha parlato di “prestazioni fatte in un certo modo”, non solo di gol, sebbene sia una variante importante per un attaccante. Ancora una volta presente Buffon in Nazionale, che giocherà e farà da aggregatore all’interno del gruppo. Inevitabilmente la riflessione sul dopo Buffon si presenta: Donnarumma e Perin sono cresciuti e potranno sostituirlo nel migliore dei modi. Riflessione di un certo peso anche su Marco Verratti, giocatore importante e di grande esperienza; ma che può dare di più. Prima indiscrezioni su come possa strutturarsi il centrocampo di Di Biagio: a tre il centrocampista del Psg può giocare sia nel vertice basso che all’interno, in base anche agli interpreti a cui verrà affiancato.

SENZA CHIELLINI- Di Biagio si esprime sul campionato italiano e sulla crescita che hanno avuto alcuni giocatori come Gagliardini, Belotti e Insigne. Sottolinea inoltre assenze importanti in difesa: out Chiellini che ha lasciato il ritiro, Romagnoli e Caldara non convocati. L’intervento si conclude con una nota triste: la mancanza di Davide Astori. La situazione è strana, ma si cerca di rendere il tutto il più normale possibile, anche se non è facile e tutto diventa pesante.  Si comincia. E il momento di porre le basi è arrivato. È il momento di costruire l’Italia.