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Italia, Florenzi: “Mondiale? Ci sarò, a costo di morire sul campo. Svezia, senza Ibra non fai paura”

Il Jolly della Roma risponde alle domande dei giornalisti presenti a Coverciano

Redazione ITASportPress

Altra conferenza stampa in casa Italia, quando mancano tre giorni alla gara di andata contro la Svezia valevole per lo spareggio in chiave Russia 2018. Dopo le parole rilasciate ieri dal commissario tecnico Gian Piero Ventura, stavolta è toccato ad Alessandro Florenzi rispondere alle domande dei giornalisti presenti a Coverciano; ecco tutte le dichiarazioni rilasciate dal jolly della Roma.

SENSAZIONI - "Sono ottimista, è un piacere e un orgoglio tornare in Nazionale in uno spareggio così difficile. Da diversi anni sono in azzurro, ma non come i tanti senatori che ci hanno trasmesso quello che dev'essere l'obiettivo comune. Dobbiamo andare al Mondiale".

MONDIALE - "Ognuno di noi sogna di giocare un Mondiale nella propria vita, non ci sono riuscito nel 2014, ma voglio morire sul campo per giocare quello del 2018".

SVEZIA - "Senza Ibrahimovic fa meno paura perché parliamo di uno dei migliori al mondo, però hanno tanti giocatori molto bravi in attacco. Sicuramente non lo vorranno far rimpiangere, ma abbiamo dei difensori grandiosi, i più forti al mondo. Siamo l'Italia, non abbiamo paura. Faremo una grande gara, anche se non sarà facile: abbiamo un grande gruppo, su questo sono basate le nostre vittorie. Nei momenti di difficoltà diamo il meglio di noi. Siamo pronti a giocare questa doppio confronto fondamentale. Le nostre qualità dovranno prevalere sulla loro fisicità anche se non dimentichiamoci che loro hanno eliminato l'Olanda, una Nazionale che da sempre è al vertice".

MODULO - "Non importa il modulo con cui andremo ad affrontare la Svezia, ci vorrà tanta fame e cattiveria".

ROMA - "I miei compagni sono stati fondamentali nel recupero dall'infortunio, mister Di Francesco mi sta gestendo come meglio crede".

PIRLO & DE ROSSI - "A essere sincero ho giocato poco con Andrea, spesso contro. Per lui parla la carriera, quello che ha fatto in campo: posso solo accodarmi agli altri, è stato un pezzo di storia. Daniele lo supera in fatto di presenze, ma tutti sanno cos'è De Rossi: anche fuori dal campo si parla di una persona grandiosa".

ZAZA - "E' stato importante all'Europeo, ma c'è stato troppo accanimento nei suoi confronti. Rigori? Se li tira alla stessa maniera li mette sotto il sette".