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Italia, l’ex Bergomi a ISP: “Bravo Di Biagio. Nuovo c.t.? Dico Mancini”

"Non siamo messi male, abbiamo i giovani e alcune individualità. Manca, invece, un po' di talento"

Redazione ITASportPress

Una sconfitta, 2-0 a Manchester contro l'Argentina, e un pareggio a Wembley al cospetto dei padroni di casa dell'Inghilterra. Riparte da queste due amichevoli il nuovo corso dell'Italia che, a meno di colpi di scena, si affiderà ad un nuovo commissario tecnico e saluterà quindi Luigi Di Biagio, comunque destinato a restare in FIGC.

Per parlare del delicato momento degli azzurri la nostra redazione ha contatto in esclusiva Giuseppe Bergomi, campione del mondo con la Nazionale a Spagna 1982; ecco il punto di vista dell'ex difensore e capitano dell'Inter che ormai da diversi anni ricopre il ruolo di opinionista per Sky Sport:

ARGENTINA & INGHILTERRA - "Non c'è da fare un bilancio, anche perché non c'era molto da aspettarsi. Di Biagio, amico e professionista serio che stimo, ha cercato di mettere in campo la squadra migliore, ma non è facile mentalmente dopo quanto accaduto contro la Svezia e la conseguente mancata partecipazione ai prossimi Mondiali di Russia 2018. Le prestazioni sono state buone, il risultato non conta. Non siamo messi male, abbiamo i giovani e alcune individualità. Manca, invece, un po' di talento".

GIOVANI - "Rispetto all'Argentina, dove ha giocato titolare, per Chiesa è stato più facile spaccare la partita a gara in corso: quando entri dalla panchina è diverso. Oltre a lui bene anche Pellegrini, ragazzo interessante, Rugani e De Sciglio, sempre concentrati: d'altronde, giocare in un grande club come la Juventus aiuta in queste partite. I nostri giovani hanno solo bisogno di maturare esperienza e mettere in campo convinzioni tattiche".

SPUNTATI - "Flop Immobile? Gli attaccanti prendono i titoli dei giornali, quando non segnano vanno in difficoltà. Immobile e Belotti sono i nostri due attaccanti e dobbiamo tenerceli stretti, così come Cutrone per la sua energia positiva".

DI BIAGIO - "Si è giocato bene le sue carte nonostante le critiche. Conosce l’ambiente federale e anche i giovani, contro Argentina e Inghilterra ha fatto bene a mettere in campo il giusto mix tra giovani ed esperti".

NUOVO C.T. - "In questo momento in Italia non si può prescindere dal grande nome, lo vuole l’opinione pubblica. Tutto gira intorno a Mancini, Ancelotti, Conte o Ranieri, l’italia vuole questo dopo la cocente delusione. Serve il top e ce sono diversi bravi, ma a sensazione penso che sarà Mancini il nuovo commissario tecnico dell'Italia".

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