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Italia, l’ex Bergomi: “Immobile asso nella manica. Pellè? Mi ha fatto male vedere quella scena…”

"Dopo la rete della Spagna è venuta fuori un'altra Italia, era difficile immaginare una reazione così veemente"

Redazione ITASportPress

Beppe Bergomi, che con l'Italia si è laureato campione del mondo nel 1982, intervistato da Il Mattino è tornato a parlare del pari degli azzurri maturato allo Juventus Stadium di Torino contro la Spagna: "Si poteva fare meglio, anche se era da mettere in preventivo che la Spagna avesse giocato così, si conoscono le caratteristiche degli iberici. Non mi meraviglierei se Ventura l'avesse preparata proprio in questo modo. Partendo dalla considerazione che la Spagna è superiore in fase di palleggio, probabilmente il piano era quello di aspettarli nella nostra metà campo e ripartire. È mancato il coraggio di affrontarli uno contro uno quando la palla era in nostro possesso. Papera Buffon? Non ti aspetti mai un errore da Gigi. E poi quel tipo di errore. Il loro goal era nell'aria per la quantità di gioco che avevano prodotto, non per le occasioni sotto rete. Tranne due colpi di testa centrali, non ricordo grandi parate del nostro portiere. Dopo la rete della Spagna è venuta fuori un'altra Italia, era difficile immaginare una reazione così veemente. Abbiamo accettato l'uno contro uno in ogni zona del campo, s'è vista la personalità che mancava dall'inizio. La Spagna pratica un calcio molto dispendioso dal punto di vista fisico, non poteva reggere quei ritmi per novanta minuti. Immobile e Belotti hanno fatto bene, Immobile però di più perché ha dato il cambio di marcia giusto, ha trascinato i compagni, è stato l'asso nella manica calato nel momento giusto. Pellè? Mi ha fatto male vedere quella scena. A certi livelli non puoi non pensare chela tua stessa maglia è stata indossata da gente come Paolo Rossi, Gigi Riva, Alessandro Del Piero, c’è una storia dietro la casacca della Nazionale che andrebbe sempre onorata. Oltre al rispetto verso il proprio allenatore. Condivido pienamente la scelta dell'esclusione".