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Italia, l’ex Graziani: “Giusto andare a casa. Via i vertici federali, in primis Tavecchio”

"Abbiamo penalizzato Insigne, uno dei pochi in Italia a saper fare l'uno contro uno, in virtù di un assetto tattico che non ha portato a nulla"

Redazione ITASportPress

Francesco Graziani ha analizzato il delicato momento di un'Italia che, dopo 60 anni, non sarà protagonista ai Mondiali; ecco quanto dichiarato dall'ex attaccante, che con gli azzurri si è laureato campione del mondo nel 1982, ai microfoni di TMW Radio: "Il problema è che siamo arrivati alla sfida contro la Svezia con Immobile e Belotti non al 100%. Poi, effettivamente, la squadra non li ha messi nelle condizioni migliori per buttarla dentro. La Svezia è una formazione modesta, ma sa stare bene in campo ed è riuscita a portare a casa una storica qualificazione. Detto questo, fare zero gol in oltre tre ore di gioco significa che è giusto andare a casa. Le scelte di Ventura? Non puoi penalizzare i giocatori perché non rientrano nel tuo modulo tattico. Abbiamo penalizzato Insigne, uno dei pochi in Italia a saper fare l'uno contro uno, in virtù di un assetto tattico che non ha portato a nulla. In generale avevamo una squadra molto più tecnica e fantasiosa a disposizione, ma non siamo stati in grado di metterla in campo. Per quanto riguarda l'imminente futuro, sono d'accordo con l'addio di Ventura, ma vanno mandati via anche tutti i vertici federali. Bisogna resettare completamente la Federazione. Il primo a dimettersi deve essere Tavecchio".