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Italia, l’ex Sacchi: “Nella finale del ’94 non stavamo in piedi”

"I dottori mi avevano detto che non c'erano più i muscoli viste le condizioni in cui avevamo giocato"

Redazione ITASportPress

Arrigo Sacchi, ex tecnico del Milan e della Nazionale italiana ha parlato in occasione dell'evento tenuto ad Arezzo 'Passioni Festival'; ecco quanto riportato da 'TMW Radio': "Io ho dato la vita al calcio come hanno fatto in tanti. Il calcio è un fenomeno sociale e culturale, ho paura dei prezzi attuali in sede di mercato che sono fuori ragione. Io ho dato tutto, ma ho ricevuto emozioni enormi. Farei tutto quello che ho fatto, sono un perfezionista ed è evidente che un tipo così dà tutto. Il peggiore errore in carriera è stato il turnover contro la Rep. Ceca nell'Europeo del 1996? No, sono un perfezionista ma speravo di commettere un errore in meno dell'avversario perché tutti commettono errori. Cos'è il successo? E' quando una persona non deve rimpiangere quanto fatto. Io non devo rimpiangere nulla, ho fatto sempre le cose al massimo del mio impegno e delle mie capacità. Quella volta commisi diversi errori, ma pensate che nel Mondiale del '94 tolsi il calciatore più famoso e bravo come Roberto Baggio quando eravamo con un uomo in meno e a 40°. Impiegai tre secondi per sostituire Baggio, lo feci perché lui era un calciatore che gradiva venire incontro. Dovevo togliere il calciatore che non aveva la capacità di allungarmi la squadra avversaria. Ho sempre pensato in grande, arrivammo alla finale del Mondiale che non stavamo in piedi. Dalla gara del mercoledì al sabato non ho allenato mai i ragazzi, i dottori mi avevano detto che non c'erano più i muscoli viste le condizioni in cui avevamo giocato".