Italia, Sconcerti durissimo: “I giocatori deludono sempre, risultano banali. Senz’anima”

E' un'Italia alienata quella che, da quasi un anno, non vince una gara ufficiale, non entusiasma il pubblico, delude le aspettative ma, soprattutto, segna poco, pochissimo. Inevitabili, quindi, le critiche da parte di opinionisti, tifosi e addetti ai lavori. Purché siano costruttive ed aiutino gli azzurri a ritrovare la loro identità, a rialzarsi più forti di prima. Ma l'impressione, almeno per ora, è quella che la Nazionale sia caduta in un abisso profondo, e che l'alba per risorgere sia ancora molto lontana. Sul Corriere della Sera ha detto la sua anche Mario Sconcerti, volto noto del giornalismo sportivo.

Queste le sue dure parole dopo la sconfitta degli azzurri di Mancini con il Portogallo: "Volontà e coraggio ci sono ma il gioco non esiste. Viviamo una crisi storica. Temo non si possa inventare niente, siamo nella peggior crisi dagli anni Cinquanta, ma allora avevamo una giustificazione, era caduto il Torino con il suo aereo, eravamo rimasti improvvisamente soli. Qui i giocatori li abbiamo, ma non sono mai quello che pensiamo. Deludono sempre, risultano banali. Cristante, lo stesso Chiesa, Criscito, Immobile, Berardi, Jorginho e chissà quanti altri, tutti normali, un po’ scontati, buttati via nell’anonimia generale. Tutti senz’anima. Tutti fanno il passaggio più facile, tutti ritardano il tiro, il rischio. La mia impressione è che perfino snobbino la Nazionale".