Italia, Ventura: “Costruisco la Nazionale che verrà con il 4-2-4. Gomez? Non posso ancora convocarlo…”

Giampiero Ventura si è confidato a Il Secolo XIX. Ecco quanto dichiarato dal commissario tecnico dell'Italia:"Durante la prima notte a Coverciano ho pensato che ero di fronte a un'occasione stimolante e gratificante, ma anche difficile perché siamo in un momento storico difficile e dobbiamo ricostruire. Insomma, dobbiamo pensare a fare un ricambio generazionale: abbiamo la vecchia guardia, fantastica, ma non possiamo pensare che siano eterni. Al massimo vorrei avere il rammarico di non avere avuto abbastanza tempo, ma non di non aver colto delle possibilità".

OBIETTIVI -"Provare a qualificarci in un girone non da testa di seri e poi fare un Mondiale assolutamente importante. E nel frattempo provare a costruire qualcosa di parallelo, facendo delle convocazioni con chi ha 18, 19, 22 anni per costruire Nazionale che verrà. Li chiamano stage, ma per me sono convocazioni: il giorno in cui Barzagli mi dicesse 'non ce la faccio più', devo averne uno già pronto. Faremo le prime convocazioni il 22-23 novembre, poi ci saranno altre date. E a fine campionato faremo delle amichevoli solo per questi giocatori".

GIOVANI -"Quando decisi di far giocare Romagnoli con la Spagna, c’è chi disse: 'Una follia, lo mandiamo al massacro'. Locatelli? Ha 18 anni e si presume che diventerà uno dei migliori centrocampisti, cosa che mi auguro. Ma puoi farlo giocare adesso in Nazionale che se poi sbaglia due partite lo rischi di perdere per i prossimi 10 anni?. Quando feci giocare Ranocchia e Bonucci a San Siro, contro l'Inter di Mourinho, in sala stampa mi dissero: 'Tu ti droghi'?.

MODULO -"Oggi le caratteristiche dei calciatori da convocare non rispondono più al 3-5-2. Per questo, in un prossimo futuro, vorrei fare il 4-2-4 perché in Italia ci sono tanti esterni e pochi centrocampisti, di ruolo intendo e non per qualità: la direzione futura sarà quella. 'BBC' in discussione? Non voglio che arrivi questo messaggio, stiamo parlando di Buffon e di tre centrali che sono assolutamente importanti come calciatori. Ma che lo sono anche straordinariamente di più come punto di riferimento per la federazione e per tutti quei giovani che mettono il naso in Nazionale: quando si allenano capisci subito qual è la strada per diventare un campione".

"PAPU" GOMEZ -"E' straordinario, ma c'è un problema: non è ancora possibile convocarlo e stiamo verificando se lo sarà in futuro".

ZAZA -"E' in un momento difficile, ma se posso lo aiuto".

BALOTELLI -"Deve solo farsi delle domande sul perché tutti l’hanno messo in discussione per motivi non calcistici".

RIVA - "Dei giocatori del passato, se potessi, convocherei Gigi Riva. In tanti hanno dimostrato amore verso la Nazionale, ma lui è stato un simbolo: ha dato all'Italia tutto quello che aveva, carriera inclusa".