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Italia, Ventura: “Stage? Margini di miglioramento mostruosi. Sorpreso dalle parole di Gasperini. Balotelli è a un bivio…”

Redazione ITASportPress

"Io ho l'obbligo della qualificazione, quindi non posso scherzare più di tanto, ma ci sarebbe da spaziare molto"

Dopo la due giorni di stage, Giampiero Ventura, commissario tecnico dell'Italia, direttamente da Coverciano ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in conferenza stampa: "Dopo 48 ore scarse dare un giudizio è impossibile, credo che la strada sia quella giusta, lo deduco da quello che hanno fatto in questi due giorni, che poi è un giorno e mezzo, la partitella era di scarico. E' stato tutto estremamente positivo. Gasperini? Sono rimasto sorpreso perché prima degli stage avevo parlato sia con la società Atalanta che con lui. Parlando con quelli dell'Atalanta mi chiedono quando ci rivediamo, questo la dice lunga. Gagliardini? Quando Marchisio ha dato forfait l'ho chiamato senza grandi dubbi, perché l'ho visto giocare due volte di seguito a Bergamo e mi ha dato la sensazione di un giocatore in crescita. Non sarà il titolare dei prossimi dieci anni, forse, ma sta migliorando molto. La gara con la Roma ha confermato che gli ha fatto bene stare qui, ha giocato con molta personalità. Ce ne sono alcuni che mi hanno obiettivamente sorpreso. Io ho l'obbligo della qualificazione, quindi non posso scherzare più di tanto, ma ci sarebbe da spaziare molto. Non si conoscevano fra di loro questi ragazzi, sono qui da 48 ore eppure in due allenamenti e mezzo avevano già l'atteggiamento di squadra, con pregi e difetti. Lunedì sera non sentivi volare una mosca, oggi parlavano e scherzavano a tavola. Abbiamo cercato di dare dei concetti, ci siamo impostati dal punto di vista tattico. Molti nelle loro squadre hanno atteggiamenti diversi, si sono calati nella parte e la stragrande maggioranza si è calata benissimo. Abbiamo trasmesso delle cognizioni, un modo di stare e di essere, di leggere le situazioni, con margini mostruosi di miglioramento. Non abbiamo fatto giocare Ciciretti e D'Alessandro, ma per come hanno lavorato era meglio tenerli fuori per evitare qualsiasi cosa, ma si sono arrabbiati perché avrebbero voluto. Il tempo dirà se quello che stiamo facendo avrà un senso. Balotelli? Potrò fare un salto per vederlo di persona. Lui non è un ragazzo, è un calciatore che è o al di qua o al di là della linea: o è un campione o ha perso continuità. Inutile tornarci su".