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Juventus, Agnelli: “Estranei agli striscioni. Crediamo a Ronaldo”

Agnelli (Getty Images)

Il presidente dei bianconeri ha parlato a margine dell'Assemblea dei soci

Redazione ITASportPress

Nel giorno in cui la Juventus ha ufficializzato il divorzio da Giuseppe Marotta e Aldo Mazzia, il presidente Andrea Agnelli ha tenuto una conferenza stampa per fare il punto sul caso degli striscioni comparsi all'"Allianz Stadium", all'epoca Juventus Stadium, durante il derby del 2014, uno dei temi al centro dell'inchiesta di Report, insieme alle presunte infiltrazioni, poi smentite, della 'ndrangheta nella vendita dei biglietti per le partite interne dei bianconeri.

NESSUNA RESPONSABILITÀ - "In questi due anni abbiamo assistito a diverse irregolarità, ma c'è anche un'indagine che ha appurato che le accuse a nostro carico risultano inesistenti. Oggi si tenta ancora di dare spettacolo, dicendo che gli striscioni "canaglia" siano stati introdotti attraverso di noi all'interno dello stadio. Ci sono delle intercettazioni che accertano la nostra estraneità. E' una vicenda dolorosa e ricordo che gli attori in campo siano tre: ultrà, club e forze dell'ordine. La Juventus rispetta le sentenze. Come quella che ci ha condannato in serie B, campionato che abbiamo giocato. I 36 scudetti allo Stadium? Ognuno, in casa propria, espone le foto che più gli piacciono. Quanto ai tifosi, riteniamo che sia obbligatorio avere rapporti anche con la parte più calda della tifoseria, ma per gli striscioni ci siamo scusati immediatamente e comunque tengo a specificare che la responsabilità non sta nel nostro mondo. Ho provato a sentire Cairo, non poteva rispondermi e mi ha scritto, ci sentiremo e sarà felice anche di avere una ricostruzione corretta dei fatti".

'GRAZIE MAROTTA' - Sull'addio di Marotta: "Abbiamo deciso di rinnovare la leadership, le scadenze di un club quotato in Borsa non le decido io. I sentimenti di affetto, gratitudine e riconoscenza verso Marotta e Mazzia, che sono state due figure fondamentali per i risultati ottenuti dal 2010 al 2018 restano, ma non abbiamo potuto programmare prima il piano di successione. Fabio Paratici, Marco Re e Giorgio Ricci amministreranno il club insieme a me e Nedved. Sarà nostro compito mantenere la squadra ai livelli competitivi raggiunti fino ad adesso".

FIDUCIA IN RONALDO - Infine, un commento sul presunto caso di stupro che coinvolge Cristiano Ronaldo, il primo della società dall'uscita della notizia: "Sono molto sereno avendogli parlato in modo diretto e avendolo guardato negli occhi appena è emerso il caso - ha detto Agnelli - Mi è sembrato molto sincero e il suo atteggiamento nelle settimane successive non può che confermare queste sensazioni iniziali. Lee scelte sono sue, ma gli ho ribadito che la porta è sempre aperta. Siamo pronti a sostenerlo, come facciamo con tutte le donne e gli uomini della Juventus quando pensiamo che si siano comportati in maniera corretta".

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