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Juventus, Buffon: “Torno in Nazionale. Napoli a +4? Era meglio il -1. Sul futuro…”

Le parole del portiere e capitano bianconero a “Tiki Taka”, programma in onda ogni lunedì in seconda serata su Italia 1

Redazione ITASportPress

Gianluigi Buffon è stato ospite di “Tiki Taka”, programma in onda ogni lunedì in seconda serata su Italia 1; ecco quanto dichiarato dal portiere e capitano della Juventus:

NAZIONALE - "C’è senso di responsabilità e di attaccamento, mi sentivo di trasmetterli ancora alla Nazionale in un ciclo di transizione. Pensavo di andare in vacanza qualche giorno con la famiglia, ma quando la Nazionale ha una piccola necessità è giusto rispondere presente e non disertare, consapevole del fatto che da giugno verranno fatte altre valutazioni. E’ una forma di fedeltà e un senso di responsabilità, a prescindere da quello che sarà il mio futuro questa è una spedizione nuova e le prime gare con Argentina e Inghilterra non sono proprio semplicissime. Se uno di esperienza può mettere a disposizione il suo bagaglio non può essere altro che un bene".

SZCZESNY - "Siamo molto amici, c’è un bel legame. Abbiamo creato un’unione e una collaborazione stupenda e in campo si vede".

ATALANTA - "Ci siamo detti che, al di là della possibile attesa, sarebbe stato pericoloso per i 22 in campo e non volevamo far aspettare la gente sugli spalti. Dentro di noi non c’era la prospettiva che potesse smettere da un momento all’altro".

SCUDETTO - "Il Napoli a +4? Si stavamo meglio a -1, ma siamo una squadra da battaglia. Vogliamo regalarci il settimo scudetto consecutivo, ma serve fare qualcosa di strepitoso perché il Napoli sta facendo davvero bene. Napoli campione d'Italia? Mi piace lo sport e la passione e a Napoli queste cose ci sono. Semmai preferisco sottolineare il dispiacere per l'eliminazione del Napoli dall'Europa League perché poteva essere davvero protagonista, aveva le potenzialità per arrivare fino in fondo. E io in finale avrei tifato il Napoli".

INSIGNE - "Ha dimostrato di essere un campione e un giocatore maturo che pensa al gruppo. Finita la partita con la Svezia non ha fatto una dichiarazione polemica e questo la dice lunga sulla sua crescita".

CARDIFF - "La finale contro il Real Madrid è l’unica partita in cui siamo stati presuntuosi, perché credevamo di potercela giocare alla pari. Ma se vedi la rosa del Real Madrid capisci che non è possibile".

REINA - "Un grandissimo portiere che incide tanto sulle azioni del Napoli. Al di là delle parate ha impatto sulla squadra e sulle partite grazie al suo carisma".

BALOTELLI - "Ritorno in Italia? Io sarei felice se Mario dovesse tornare. Per il nostro movimento, ma anche perché potrebbe dimostrare di essere maturato totalmente, potrebbe dimostrare con continuità di essere un campione. Dovrà fare questo da qui al termine della carriera. In Nazionale? Per quanto ha fatto e per quanto sta facendo merita di essere attenzionato. La speranza dell’Italia calcistica è questa almeno. La sua potenza e la sua precisione di tiro non hanno eguali, forse mi ricorda solo Totti".

FUTURO - "Non devo far nulla di particolare. Ora voglio solo concentrarmi sul finale di stagione. Sono sicuro e sono tranquillo della mia scelta insieme alla società, ma lo comunicheremo quando sarà il momento. Ora è giusto restare concentrati. Ognuno deve sentire quello che dirà la propria passione. Mi auguro di avere una fiamma come quella che mi ha fatto diventare calciatore. Per noi, smettere di giocare è come una prima morte. E’ uno shock talmente grande che tutto il resto sembra non avere valore. Poi, però, uno ci pensa e capisce che c’è anche altro".

GATTUSO - "Sta conquistando la fiducia di tutti con i risultati. Oltre alla grinta c’è anche altro, ha studiato e ha delle idee di gioco. Giustamente non vuole che la sua professionalità sia ristretta a quelle che erano le qualità del giocatore".

DONNARUMMA - "Si è conquistato e si è meritato l’apprezzamento con le prestazioni e le grandi parate".

ALISSON - "E’ una sorpresa solo per chi non lo conosceva. Io lo seguo da 2-3 anni, mi ha sempre colpito per la tranquillità con cui affronta le gare e come semplifica gli interventi. Regala tanta sicurezza alla squadra".

RONALDO - "Il 'Fenomeno' dell'Inter è stato un qualcosa di incredibile, il più forte che abbia mai affrontato. Erano anni particolari in cui giocatori con quella fisicità e quella tecnica si vedevano raramente, in quegli anni sembrava un extraterrestre".

TOTTI - "Lo conosco dall’under 15 della Nazionale, abbiamo attraversato insieme epoche importanti. Lui con Del Piero, Pirlo e Baggio sono stati i più grandi talenti in assoluto per quanto riguarda la fase offensiva. Ha sofferto tanto il fatto di dover tagliare il cordone sportivo con la Roma, ma penso anche che c’è un momento giusto in cui devi prendere atto della situazione e fare altre scelte. Non è semplice, ma inevitabile".

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