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Alessandro Del Piero, a margine di un convegno tenuto alla Scuola di Management ed Economia dell’università di Torino, si è concesso ai taccuini de La Stampa; ecco quanto dichiarato dall'ex attaccante e capitano della Juventus:
BERNARDESCHI - "Sarebbe un bel colpo per tutti e due. È un ragazzo che ha già dimostrato di avere grandissime qualità e quello della Juventus è sempre stato un ambiente molto aperto. Anche se difficile, impegnativo, di grandi responsabilità, dove devi tendere a sbagliare non tanto, ma pochino. Mi piace l’atteggiamento al gioco che ha, perché le caratteristiche tecniche e le qualità che possiede sono abbastanza chiare. Ma mi colpisce come interpreta il gioco, la partita: è bello da vedere, uno senza troppe scene. Ha questa attitudine, fondamentale".
GIOVANI - "La Juventus è una squadra fortissima, ma ha dei giocatori che fra poco saranno a un passaggio importante e quindi è giusto investire sui giovani. Anche se per inserirti nella Juventus devi essere bravo e avere un po’ di tempo".
10 - "Non capisco perché non mi chiamino, sto ancora abbastanza bene (ride, ndr). Fa uno strano effetto non vedere quella maglia, anche se oggi il mondo è cambiato tanto. Il 10 della Juventus resta pesante e importante: non solo per me, ma per Sivori, Platini, Baggio. Il mio erede? Mi farebbe piacere se l’avesse Dybala, ma è contento del 21, che è un altro numero con una storia, alla Juventus".
SCUDETTO - "A fine mercato la Juventus sarà davanti a tutti e lo dico su quello che è il passato: cioè i campionati vinti e il non cambiare tanto, perché è già molto forte. L'ha dimostrato l'anno scorso, anche se dal primo giorno di ritiro si volta pagina e loro sono i primi a sapere che dovranno sudare ancora di più. Da altre parti sta crescendo una consapevolezza diversa, soprattutto in Milan e Inter: probabilmente, il prossimo anno ci sarà più battaglia".
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