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Juventus, l’ex Kovacevic: “A Ronaldo serve tempo, la Serie A non è la Liga. Ma il più forte non è lui e neppure Messi…”

L'ex attaccante bianconero e della Lazio è stato appena nominato direttore sportivo della Serbia

Redazione ITASportPress

Ha giocato nella Juventus per due anni, tra il 1999 e il 2001, tra i pochi non vincenti della storia recente dei bianconeri, ma Darko Kovacevic è riuscito comunque a farsi apprezzare dai tifosi.

Oggi l'ex attaccante serbo è fresco di nomina a direttore sportivo della Nazionale serba, dopo esserlo stato per otto anni dell'Olympiacos, la squadra nella quale ha chiuso la carriera da giocatore.

Intervistato da As, Kovacevic ha parlato dell'ambientamento in Italia di Cristiano Ronaldo: "“A Cristiano serve tempo, la Serie A non ha nulla a che vedere con la Liga, sono molto differenti, ma sicuramente si adatterà facilmente perché la Juve è molto più forte delle altre. Adesso che si è sbloccato sarà tutto più facile”.

Secondo Kovacevic, però, il portoghese non è il giocatore più forte di tutti i tempi. E non lo è neppure Messi. Parola di chi ha giocato con un altro fenomeno…: “Io penso che il migliore sia stato Zidane (compagno in bianconero di Kovacevic, ndr)”.

Come ds della Serbia, l’ex attaccante vivrà a stretto contatto con un aspirante campione, Sergej Milinkovic-Savic, giocatore della Lazio, altro ex club di Kovacevic: “Ha appena 21 anni, diamogli il tempo di crescere. Parliamo di un giocatore che può diventare di livello mondiale e che è già stato avvicinato a grandi club. L’importante è che pensi solo al campo e a dimostrare quanto è forte. Quest’anno alla Lazio servirà per consacrarsi, poi anche per il bene della Nazionale, spero faccia il salto di qualità. Tutti speriamo che i nostri campioni giochino nei top club, ma l’importante è farlo da protagonisti come i croati, come Modric al Real e Rakitic al Barcellona”.

A proposito di Croazia, il sogno non può che essere quello di emulare la storica finale Mondiale dei cugini…: “Non so se sarà in un Europeo o in un Mondiale, ma anche noi un giorno faremo una finale, perché siamo forti. La presenza della Stella Rossa in Champions è molto importante, dopo il Napoli sono convinto che al Marakana soffriranno anche Liverpool e Psg”.