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Juventus, problema di testa o di gambe: incassati il 71% dei gol nel secondo tempo

Sarri (Getty Images)

Una statistica che dimostra la fragilità dei bianconeri

Redazione ITASportPress

La Juventus deve fare i conti con la realtà, e la dura sconfitta rimediata ieri contro il Milan sebbene probabilmente non inciderà sulla lotta scudetto, deve far riflettere Maurizio Sarri.

71% DEI GOL SUBITI

 De Ligt e Bonucci (getty images)

Circa il 71% dei gol subiti dalla Juventus è arrivato nel corso del secondo tempo. Questa impietosa statistica evidenzia una cattiva abitudine dei bianconeri o a subire rimonte oppure gol che possono riaprire partite già chiuse, facendo sprecare energie psico-fisiche preziose in vista dei numerosi impegni infrasettimanali. I numeri non indicano tutto nel calcio, ma possono essere indicatori di una situazione da risolvere, e dopo la statistica realizzativa vista ieri, andiamo ad analizzare le possibili cause di questo declino in piena ripresa.

PREPARAZIONE FISICA

 Sarri (getty images)

In tempi da calcio post lockdown tutte le squadre sono fuori dall'ottimale condizione fisica che sarebbe opportuno avere in questo periodo del campionato. Ma la Juventus più di altre, subendo ben 21 reti su 30 totali nei secondi quarantacinque minuti di gioco, denuncia un netto declino. La preparazione fisica potrebbe essere un fattore determinante in tal senso: quando le gambe non reggono più come ad inizio partita, gli spazi tendono ad essere più aperti e gli avversari si trovano più facilmente. In questo modo i bianconeri si espongono a rischi maggiori, facendo riaprire i match agli avversari.

PREPARAZIONE MENTALE

 getty images

La preparazione mentale è un aspetto fondamentale nel gioco del calcio. Secondo Massimiliano Allegri il compito di un allenatore è quello di "fare meno danni possibili", lasciando i propri giocatori liberi di esprimersi all'interno di un ordine tattico. La Juventus troppo spesso nella ripresa si ritrova a staccare la spina senza più essere in grado di riattaccarla, permettendo agli avversari di prendere campo e di rimettere in piedi partite apparentemente finite. Difficile individuare un colpevole in tal senso, ma sicuramente Sarri dimostra ancora una volta di non avere in mano uno spogliatoio non facile da gestire, con all'interno grosse personalità dal forte carattere.