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IL RACCONTO

Klinsmann racconta: “Da calciatore ho rischiato di morire”

Jurgen Klinsmann

Le parole dell'ex giocatore tedesco a proposito della pericolosità di alcuni interventi nel calcio

Redazione ITASportPress

Un racconto davvero dettagliato e che fa comprendere meglio alcuni dei rischi che i calciatori devono affrontare quando si adoperano in determinati gesti atletici. Sulla scia delle recenti ricerche che stanno facendo capire meglio gli effetti dei colpi di testa in relazione a condizioni degenerative come l'Alzheimer e la demenza, Jurgen Klinsmann, storico ex calciatore e ora allenatore, ha avuto modo di parlare apertamente delle conseguenze dei colpi ricevuti da lui in passato.

Il tedesco, che ha giocato anche in Inghilterra con il Tottenham, ha ricordato due brutti infortuni di cui fu vittima, quello contro Mark Bosnich e quello contro Des Walker. Le parole di Klinsmann riportate dal Daily Stare dal Mirrorfanno comprendere bene come lo stesso ex giocatore sia stato molto vicino anche a perdere la vita.

RACCONTO - "Nel febbraio 1995 subii un trama cranico dopo uno scontro con Bosnich. Il dottore mi disse che ero stato fortunato perché se mi avesse colpito mezzo centimetro più in alto non sarei più stato lì, sarei morto", ha detto Klinsmann. Altro episodio, invece, all'esordio: "Al mio debutto mi scontrai con Walker: se non ricordo male mi misero 11 punti in bocca. Mi svegliai solo quando avevo già i punti. Fu una commozione cerebrale piuttosto importante".

SEGNI - Due episodio che hanno lasciato i segni anche col passare del tempo: "Sì, perché ho fatto alcuni esami al cervello in America e nelle scansioni sono ancora evidenti i segni dei due colpi subiti", le parole del tedesco.

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