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Le bordate di Varane: “Siamo esseri umani. Che senso ha giocare ogni giorno?”

Varane (getty images)

"In ritiro con la Francia ho fatto preparazione atletica per la prima volta in stagione"

Redazione ITASportPress

Duro sfogo di Raphael Varane, centrale difensivo del Real Madrid e della Francia, che sarà impegnato ai prossimi Europei. Intervistato da Ouest-France, il calciatore si è detto molto seccato di come sia andata questa stagione in blancos ma soprattutto di ritrovarsi "sottosopra" in termini di preparazione atletica a causa del fitto calendario che non ha dato alcun respiro ai giocatori nelle ultime due annate.

Le bordate di Varane

 Varane (getty images)

"Attualmente sto facendo la preparazione fisica per la prima volta in questa stagione, è un po' il mondo sottosopra", ha detto Varane. "Trovo freschezza. Spero di essere al mio miglior livello atletico durante la competizione con la Francia. I giocatori internazionali giocano tutto il tempo ma molti si dimenticano che siamo anche esseri umani. Credo che un rapporto della FIFPRO (World Union of Players) dica che il minimo per il recupero di un gicatore sia ogni cinque giorni. Noi, invece, giochiamo ogni tre e a volte lo facciamo alle 22 e poi a mezzogiorno. A breve termine è qualcosa di sostenibili ma a lungo termine è semplicemente impossibile".

Un discorso che si ripeterà vista la nuova formula della Champions League con ancora più partite e un mondiale in arrivo in mesi 'insoliti'. "Quando vediamo i vari progetti di riforma delle competizioni, con sempre più partite, ci diciamo che è complicato…", ha ammeso Varane.

SPETTACOLO - "Sento dire che vogliamo che il calcio rimanga attraente, con spettacolo e intensità. Se vogliamo interessare la gente, rivitalizzare il calcio, serve uno spettacolo vero che a volte è mancato loro durante il Covid. E per questo bisogna pensare alla salute fisica e mentale dei giocatori. I calendari sono pieni. Quando è troppo è troppo. Alcuni allenatori ne parlano sempre di più, e bisognerà dirlo ancora di più. Non è che siamo pigri, non è la nostra mentalità, è solo bisogno di fermarsi ogni tanto! Per un giocatore dire all'allenatore che vorrebbe essere un po' più tranquillo è difficile. Noi non possiamo! Qual è lo scopo di giocare ogni giorno?".

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