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L'ATTACCANTE

Leao: “Abitavo in un quartiere povero. Ero destinato a giocare a calcio”

Leao Milan
Il portoghese si racconta tra inizi di carriera e ambizione futura.

Redazione ITASportPress

Sarà protagonista in Chelsea-Milan di questa sera, ma Rafael Leao è già stato grande mattatore del club rossonero e della cavalcata che ha riportato lo scudetto a casa del Diavolo. Eppure, gli inizi in maglia milanista non sono stati facilissimi. A raccontarlo è stato lo stesso portoghese ai canali della Uefa dove ha parlato anche della sua vita privata e i primi passi nel mondo del pallone.

"Ero destinato a giocare a calcio, abitavo in un quartiere povero e non era facile", ha spiegato Leao. "Se crediamo in noi stessi, possiamo andare lontano". Sull'arrivo al Milan: "Ho lasciato lo Sporting a 19 anni e sono rimasto al Lille per una sola stagione. Quando il Milan mi ha contattato è stata una gioia. Ero felice, ma anche in ansia perché da un momento all'altro uno dei più grandi club d'Europa mi voleva. Non potevo dire di no".

Sugli inizi in rossonero: "Arrivare in un nuovo club a 19 anni non è facile. Mi sembrava di non poter gestire la pressione, non riuscivo a rispondere positivamente in campo. Non potevo perdere l'occasione di dimostrare quello che valevo, il club non aveva intenzione di vendermi. Credeva in me. Quel voto di fiducia mi ha aiutato a crescere e a migliorare".

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