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Serie C

Spal, Fusco: “L’obiettivo è il ritorno in B direttamente o attraverso i playoff”

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La presentazione del nuovo dirigente biancazzurro
Redazione ITASportPress

Dopo la firma sul contratto fino al 2025, il direttore dell’area tecnica della Spal Filippo Fusco è intervenuto in sala stampa allo stadio Mazza svelando le sue strategie. "Ho accettato con entusiasmo questo incarico a Ferrara e spero di poter dare il massimo per aiutare la Spal. L'obiettivo che ci siamo dati con la società è il più alto ovvero di vincere il campionato direttamente o attraverso i playoff.  Nei prossimi giorni ufficializzeremo il nuovo allenatore che dovrà avere il nostro stesso coraggio. C'è unità di intenti con la società e faremo di tutto per dare soddisfazioni ai tifosi"

"Sono qui per mettere a disposizione la mia professionalità ed esperienza, sono contento di trovare Joe Tacopina, perché ha un entusiasmo contagioso per tutti, è una persona straordinaria ed è mio compito riuscire a fare mio questo suo entusiasmo e trasmetterlo a tutte le persone che lavorano insieme a noi. Da solo nessuno può fare nulla, c'è bisogno di tutti, sempre nel rispetto dei ruoli, nell'interesse superiore del bene della Società."


"Il responsabile di tutte le decisioni tecniche sono io - ha proseguito il neo direttore dell'area tecnica - sempre dopo essermi confrontato con tutti i collaboratori che mi affiancheranno. Emanuele è un mio collaboratore ed è un direttore sportivo che ha già fatto bene in questa categoria a Mantova, oltre ad essere stato vicino a me a Bologna e soprattutto a Verona. Oggi i titoli sono secondari ormai rispetto ai ruoli, ma Emanuele è una persona che gode della mia totale fiducia ed ha qualità tecniche ed umane importanti."

"Le retrocessioni spesso lasciano delle scorie profonde e può accadere che alcuni giocatori non accettino la categoria perché si sentono demotivati. Parlerò con  tutti i calciatori per capire chi è veramente motivato e chi resta solo per onorare un contratto. Qui abbiamo, inoltre, la fortuna di poter contare su un grande settore giovanile e l’obiettivo è quello di valorizzare al massimo le potenzialità che ci sono. Dobbiamo essere bravi a creare le condizioni affinché i calciatori possano essere valorizzati con i tempi e i modi giusti, senza bruciare nessuno.

"È normale che tutti vorremmo vincere ogni partita, - ha aggiunto Filippo Fusco - ma riuscirci non è facile e per questo dovremo guardare partita per partita, poi ci sarà un momento in cui tireremo una linea e vedremo dove saremo arrivati. È chiaro che dovremo essere ambiziosi, ma sempre con equilibrio rispetto al metodo adottato, per far sì che alle parole seguano i fatti. Ovviamente davanti a noi ci sono anche gli avversari, ma anche questa è la bellezza dello sport. L'obiettivo è quello di fare le cose in maniera seria ed ambiziosa, ma senza creare illusioni nei confronti di nessuno. La cosa certa è che tutti lotteremo fino alla fine al massimo delle nostre possibilità per un obiettivo ambizioso e poi vedremo quello che succederà, quello che è certo è che nessuno deve arrivare qui per accontentarsi."

"Lo stesso vale per l'allenatore, perché io voglio una guida tecnica che non si accontenti e che sia ambiziosa quanto lo sono io e quanto lo è il presidente. Desidero un allenatore che sia coraggioso e che non abbia paura di far giocare un ragazzo del 2004 o del 2005 se lo merita, un allenatore che abbia la capacità di capire i momenti e che, soprattutto, sappia gestire i possibili momenti di difficoltà che nel corso di una stagione così lunga è normale possano presentarsi. La capacità di un allenatore, al pari di un dirigente e di tutto l'ambiente, deve essere quella di saper ammortizzare anche i colpi negativi e trovare  nelle difficoltà spunti per migliorare e per crescere. Anche la squadra dovrà essere coraggiosa, propositiva ed avere sempre voglia di vincere, poi sappiamo che il campionato è una maratona non uno sprint e, quindi, bisogna fare le cose con costanza e maturità."

"Il calcio è emozione, ma non bisogna farsi condizionare dai sentimenti - ha concluso il responsabile dell'area tecnica - ed io nel costruire la squadra devo capire la reale motivazioni dei calciatori che possono essere interessati a giocare in biancazzurro. Ma il punto fondamentale sono i valori, tecnici e morali, ed il senso di appartenenza che chiunque venga a giocare qui deve sentire. Qua si dice "andare alla SPAL" ed è un messaggio bellissimo perché mostra un senso di appartenenza assoluto da parte della tifoseria con la propria squadra e vorrei che anche i giocatori che verranno dicano la stessa cosa."

A fianco del nuovo d.t Fusco il patron Tacopina che ha sottolineato l'impegno: "Sono qui - ha esordito il presidente Tacopina - solo per pronunciare poche parole per introdurre Filippo. Sono molto felice che sia qui con noi, perché ho un grande rapporto con lui e conosco il suo modo di lavorare sia da un punto di vista tecnico che umano. Dopo la passata stagione ho ricevuto diverse proposte di nomi per ricoprire la carica di direttore sportivo ma quello che si ripeteva sempre era il nome di Filippo Fusco, anche se in realtà non avevo bisogno di suggerimenti perché avevamo già lavorato insieme a Bologna nella stagione 2014-2015, quando con poche risorse mise insieme una squadra che poi conquistò la promozione in Serie A."

"Nei confronti di Filippo ho una grandissima stima, perché ho visto personalmente con quale integrità ed attenzione interpreta il lavoro quotidiano. Filippo rappresenta per noi il punto di riferimento della parte sportiva e gli sarà data massima fiducia e libertà nello scegliere l’allenatore, i giocatori e la struttura dell'intera area sportiva."

"Non ho mai avuto l'idea di abbandonare questo progetto, perché non mi piace perdere. C’era rabbia e delusione, ma in quest'ultimo mese ho lavorato sotto traccia per rilanciare questo progetto e trovare la strada giusta da cui ripartire. Ho riflettuto molto ed alla fine credo che questa situazione sia un’opportunità, anche se la retrocessione è difficile da accettare, ma per sfruttarla bisogna ripartire dalle fondamenta. La nostra missione non è finita e siamo tutti qua per portarla a termine."

"Il mio rapporto con i tifosi ferraresi è fantastico, - ha concluso il presidente - sono qui da una settimana e ho ricevuto grande affetto e sostegno per la prossima stagione. C’è stato un episodio che ha riguardato una parte dei tifosi della SPAL, ma oggi sono qui per presentare il nostro nuovo direttore tecnico e per parlare del futuro della nostra società, voglio mettermi alle spalle il passato e guardare al futuro con la volontà di fare il meglio possibile per questo Club."

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