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Serie C

Trento, calciatori sotto accusa. Cosa serve per la svolta

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Giocatori sotto accusa dopo il ko interno

Redazione ITASportPress

Si sussurra che nello spogliatoio del Trento dopo la rimontona della matricola Sangiuliano, che in 15’ ha ribaltato i gialloblù al “Briamasco”, una parolina continua a ronzare nell’aria. L’hanno usata i dirigenti, arrivati in soccorso strategico il giorno dopo il secondo ko in campionato, il primo in casa. L’ha usata davanti ai suoi ragazzi pure il mister Lorenzo D’Anna, chiamato a invertire una china pericolosa dopo due sconfitte in tre partite. Di “umiltà” si è parlato molto, nel profondo, perché quella è la dote principale di ogni squadra vincente: il Trento prima del campionato ne possedeva dosi massicce, ma dove sia finita adesso nessuno lo sa. Ed è il problema dei problemi. Il Trento contro i lombardi ha peccato davvero di umiltà: ha deluso nella concentrazione nella ripresa, nel coraggio, nelle motivazioni e chi doveva trascinare non lo ha fatto. Soprattutto i big, la colonna vertebrale di Lorenzo finita di colpo sotto esame. Per questo in squadra non esistono più autentici “intoccabili”, nessuno è sicuro del posto nel futuro prossimo: si tratti anche di Garcia Tena, un tempo leader della difesa di Barcellona e Juventus, contro il Sangiuliano l’ombra di se stesso. D’Anna dicono che abbia rivisto la partita col suo staff e ne ha parlato ancora con i difensori maggiormente per evitare che si indugi in certi errori gratuiti. 

Non solo difesa  Anche Bocalon per motivi diversi è distratto e in ritardo di condizione. L'impegno c'è ma i gol no. Il portiere, poi, è un discorso a sé: Marchegiani sa già che è in discussione e potrebbe lasciare spazio allo scalpitante Cazzaro ancora però ai box fermato da un infortunio. La partita di Mantova, prossima tappa dei gialloblù, rischia di ridefinire le gerarchie e orientare la stagione: va ritrovata la fame, oltre che la rotta.

Nessun intoccabile Se il Trento credesse veramente di aver perso contro il Sangiuliano per un blackout improvviso di 15', rischierebbe di spegnere la luce del tutto. Improvvisa è stata solo la reazione nervosa nel finale, non i cali mentali che si ripetono in alcuni frangenti e fanno sparire la squadra dal match. D’Anna oltre a inculcare "umiltà", deve anche battere sulla “personalità” visto che martedì scorso il suo undici alla prima difficoltà è andato sotto e poi ha faticato a riemergere. L’ambiente è in ansia e chiede a giocatori, allenatore e staff, di reagire subito.

Sos carisma L’assenza di Pasquato infortunato (flessore) si è rivelata pesantissima contro il Sangiuliano. In certi momenti avere un calciatore-leader è importantissimo visto che in questa squadra nessuno ha queste qualità. Tutti ragazzi splendidi ma serve la leadership e Pasquato è stato sempre una garanzia: capitano del Trento, prima di marcatore feroce.  La trasferta di Mantova, ultima in classifica e con una difesa colabrodo, cade proprio al momento opportuno per richiamare ognuno alla personalità e alla responsabilità. E all’umiltà, parola che il Trento deve ripetere spessissimo.

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