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Serie C

Trento, ecco la missione (im)possibile di Tedino

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Il tecnico dovrà tenere i giocatori focalizzati sulla rimonta

Redazione ITASportPress

Un po’ allenatore e un po’ gestore. Bruno Tedino si carica di responsabilità ben sapendo che le sei sconfitte consecutive in campionato hanno indebolito la sua figura. Il mister però non è in discussione e una nuova sconfitta non gli farà fare la stessa fine di Lorenzo D'Anna. I tifosi contestano e i risultati non arrivano e nel frattempo la società cerca di raddrizzare la barca prima che vada a schiantarsi contro gli scogli. Il ds Giorgio Zamuner dovrà fare un super lavoro per rinforzare la squadra investita da uno tzunami di problemi fisici e mentali di un gruppo sfiduciato.

Il psicologo Tedino dovrà essere ancora di più psicologo, motivatore e riferimento per i giocatori. Un punto di riferimento è anche Giorgio Zamuner coinvolto e avvicinato maggiormente alla squadra. Ma Tedino dovrà essere ancora più il leader del Trento, in campo in fuori. Non un manager alla sir Alex Ferguson, leggendario guru del Manchester United, ma più di un semplice allenatore abituato a lavorare nella tempesta. La dirigenza ha cercato di rasserenare i giocatori in vista del delicato match contro il Novara e le telefonate di rassicurazione sono proseguite anche negli ultimi giorni. Il messaggio è stato semplice e chiaro. Del tipo: a Novara per vincere o comunque non perdere. La parola d’ordine è ancora di più “compattezza”. E i consigli più di moda sono due: tapparsi le orecchie per non farsi influenzare da questioni di mercato e contestazioni degli ultrà. E concentrarsi soltanto sul lavoro e sull’obiettivo salvezza che al momento appare un traguardo più complicato da centrare in questa nuova situazione, delicata e anche un po’ precaria in attesa della mini rivoluzione di gennaio.

Il mercato per Ted Tedino avrà grossi aiuti dal mercato di gennaio. Arriveranno due difensori, due centrocampisti e due attaccanti come minimo. Certo Zamuner dovrà realizzare qualche uscita. E si troverà a dover gestire giocatori in bilico (da Bocalon a Pasquato). Vedere tutto nero non sarebbe complicato per nessuno, in questo momento. Tedino, invece, da buon ottimista è abituato a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno. «A dicembre non si può dire, che la classifica è una priorità», ripete spesso. Certo però la situazione si fa molto complicata mister. Il futuro è Novara, dove vincere in queste condizioni potrà sembrare una impresa storica.

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