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L'analisi

Trento, iniziato nuovo corso Tedino. Ecco cosa è cambiato in poco tempo

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La svolta del Trento c'è stata adesso continuità

Redazione ITASportPress

Lo vittoria di ieri contro la Pro Patria ha interrotto l’onda negativa della gestione D’Anna. Il campionato restituisce un Trento brillante e leggero per 60’ ma soprattutto vincente. L’allenatore Bruno Tedino che ha sostituito Lorenzo D’Anna ha infilato la prima vittoria che permette ai gialloblù di fare un passo avanti importante. Un primo giudizio parziale sulla nuova gestione si potrà fare in maniera più costruttiva dopo i prossimi due scontri contro Pordenone e Piacenza. Intanto, però, si può iniziare a segnare i contorni del lavoro di Bruno Tedino. Di sicuro, ha a che fare con la gestione del gruppo e la creazione di un’identità in campo, con principi di vita e di gioco in cui la squadra si riconosce. Così, sostituire un titolare con una riserva - politicamente corretto, un’alternativa - è più semplice. Tedino abituerà i tifosi alle improvvisazioni sul tema, basate sulle prove in allenamento e sulla preparazione di un piano B. Il Trento studia come aggredire una squadra che gioca con due mediani e come pressare chi usa un play, come palleggiare con tre o quattro difensori, come attaccare portando nella trequarti Belcastro o altri titolari.

Bello a metà Non è ancora un Trento padrone assoluto del campo, ma sicuramente sul pezzo sino all’ultimo secondo di gioco. Con sofferenza e personalità i gialloblù hanno ottenuto un grande risultato ieri a Busto Arsizio. Per almeno un’ora si è vista una squadra con sincronismi e tempi di gioco perfetti, devastanti quando vengono uniti alla grande qualità che la squadra sa garantire soprattutto in attacco, e che hanno favorito i due gol di Belcastro.

L’aspetto mentale Il Trento che ci ha proposto l’allenatore contro la Pro Patria sembra una squadra libera di mente. Libera nel proporre il proprio gioco al di là del passaggio al 3-4-1-2. L’impressione è che i trentini abbiano piacere a giocare a pallone e non sentano timori nel proporsi. Esiste anche la fase difensiva, certo. Gli zero gol subiti fino al rosso diretto a Sportelli certificano che l’attenzione è rimasta elevata e che forse adesso c’è più equilibrio.

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Cittadino L’ex Gubbio sta diventando ciò che nei pensieri di Mauro Giacca e Corrado Di Taranto sarebbe dovuto diventare: il cervello della squadra. Cittadino gioca da regista puro in una mediana a quattro: detta i tempi e sta iniziando anche ad avere quella condizione fisica che gli consente di lavorar senza palla. A Busto Arsizio la natività tattica di Tedino è stata la posizione di Belcastro qualche metro più avanti della linea dei centrocampisti. E proprio il numero otto con l’ispirazione di Bocalon che si è inventato ieri assit-man, ha realizzato una doppietta. Adesso bisogna continuare così a partire da giovedì prossimo a Pordenone e poi in casa contro il Piacenza. Serve rivedere la voglia di fare risultato, la cattiveria, la concentrazione, e la massima attenzione ai dettagli.

Pasquato La vittoria nella casa della Pro Patria consente a Pasquato di recuperare senza stress dal problema muscolare. L’obiettivo è vederlo domenica con il Piacenza ma questo primo Trento di Tedino con Belcastro dietro Bocalon e Brighenti è già una certezza. E con Pasquato al 100% si volerà.