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Serie C

Trento, svolta in campionato e ritorno del Messia: la missione doppia di Ted

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L'obiettivo di Tedino prima della conclusione dell'anno solare è uno solo

Redazione ITASportPress

Se non qui, dove? Se non nello stadio dove ha mostrato la sua classe cristallina, nello stesso rettangolo in cui contribuì a far raggiungere la salvezza ai gialloblù la scorsa stagione. Sei partite di astinenza, 51 giorni oggi dall’ultimo gol segnato, il 10 settembre alla Pro Vercelli: è l’ora di Pasquato, questa. È lui a guidare la missione rimonta del club del patron Mauro Giacca. Il Trento si è messo in testa di sistemare la pratica campionato, dopo aver rialzato (e bene) la testa a Lecco. L’obiettivo è chiaro: arrivare alla fine dell’anno con un distacco dalla vetta inferiore all’attuale, per tenere aperti i ragionamenti playoff da gennaio in poi. Per farlo, non si può non passare da una serie di vittorie e tanta voglia di riscatto. Serve continuità di prestazioni e risultati. E non si può non chiedere miglioramenti anche alla fase offensiva, dopo aver apprezzato il ritorno ad alti livelli a Lecco.  

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Pasquato c’è Nella fase del rilancio Trento, Tedino potrà farlo con Cristian in squadra. La sua assenza è stata pesante in campionato. Le chance di vedere in campo l’attaccante 33enne già contro la Pro Sesto sono buone. Pasquato torna in gruppo da oggi e potrebbe partire dalla panchina domenica non essendo al 100%. Tedino lo aspetta come il Messia. Ma lo aspetta anche Bocalon, che senza “Pasqua” è quasi destinato ad avere lunghe pause dal punto di vista realizzativo. Bocalon più Pasquato è la soluzione offensiva migliore del Trento. E sarà curioso capire se, con questa coppia in campo, sarà riproposto tatticamente lo stesso atteggiamento che si è visto contro il Lecco. Pasquato è l’uomo a cui chiedere il salto in avanti. La disponibilità che ha mostrato con D’Anna ha colpito tutti. Anche lo stesso allenatore, che non a caso stava valutando anche opzioni alternative prima di essere cacciato. Pasquato si è arreso a un primo problema al flessore e poi ad un altro guaio e non ha rischiato temendo un infortunio muscolare più serio. Ma adesso che è pronto deve aumentare i giri insieme al suo Trento. Non c’è più tempo per aspettare. La voglia di tornare in campo è tanta del numero 10.

La fortuna Tedino ha bisogno di gestire le forze della sua squadra. E con il ritorno degli infortunati potrebbe cambiare molte facce. Il Trento potrebbe scendere in campo con un undici iniziale differente per una gestione obbligata delle energie. Ecco perché non si può non tornare con il pensiero a Pasquato. Perché la febbre da astinenza si fermi a 51, altrimenti sono guai. Il Briamasco è il suo stadio, il posto dove Cristian segna ed esulta sotto la Sud, dove sgomita, corre, difende e aiuta la squadra. Ce n’è abbastanza per credere che la location porti fortuna. E sì, Tedino si affida anche a questo.

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