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Serie C

Trento, tutte le novità tattiche di Tedino che intanto aspetta quei due

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Il tecnico gialloblù ha già fatto capire come rigenererà il Trento

Redazione ITASportPress

C’è una coppia gialloblù che la scorsa stagione è stata decisiva per la salvezza del Trento. Cristian Pasquato e Riccardo Bocalon sanno bene che le fortune della squadra del mister Bruno Tedino passeranno dalla loro testa e dalle loro gambe. Il mister ha piena consapevolezza che certi nuovi meccanismi che proporrà potranno essere riprodotti in campo se i due attaccanti torneranno a fare gol e a trascinare il Trento. Per l’ex allenatore del Pordenone sarà questione di momenti, di adattamento e forse anche della necessità di trovare la formula migliore per mettere entrambi gli attaccanti nelle condizioni di rendere al massimo.

Il gol Pasquato e Bocalon devono ritrovare il sorriso perchè il Trento non può assolutamente permettersi di perdere altro terreno in classifica. L’ex Juventus non esulta dallo scorso 10 settembre quando segnò alla Pro Vercelli, l’ex Venezia dal 17 settembre (gol al Mantova). Pasquato sarà a disposizione di Tedino tra qualche giorno visto che sta smaltendo un problema muscolare serio e non può rischiare di anticipare i tempi. Il rischio è di rimanere fuori ancora. Bocalon è già pronto anche se la condizione fisica non è ancora al 100%. 

Cercasi assist Bocalon è un centravanti che vive per il gol, se non segna s’intristisce e ogni pallone mancato diventa uno sbuffo. L’acquisto del playmaker Cittadino è stato pensato dall'ex tecnico gialloblù D’Anna e dalla dirigenza proprio per aumentare i rifornimenti per i due attaccanti, ma in verità sono stati serviti troppo poco nelle rare occasioni in cui hanno giocato assieme. Pasquato non ha gradito fare l’esterno di sinistra nel 4-3-3 di inizio stagione di D’Anna. Con il suo recupero vedremo sicuramente un Trento diverso.

Il tempo Il campionato è lungo e Tedino, che sta iniziando a plasmare la squadra secondo le sue idee, sicuramente saprà come come far sorridere i gemelli del gol che tutti i club di Serie C vorrebbero avere. La stagione è appena iniziata e gli infortuni hanno condizionato il Trento. Pasquato ha giocato 4 partite, Bocalon 7. Certo, è innegabile che in questo momento le cose non stiano girando per il verso giusto ma l’arrivo di Tedino è una garanzia assoluta per il cambio di marcia. 

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Il faro Già al primo allenamento, Tedino ha fatto capire ai suoi ragazzi i suoi principi di gioco. Non ha insistito sul modulo. Non è un integralista e ammette soluzioni diverse dal suo più utilizzato 3-5-2. Poi Bruno intende dare certezze ai suoi giocatori e non sballottarli per il campo (come faceva D'Anna) alla ricerca di un ruolo a seconda dei vari sistemi provati. No, il suo Trento dovrà avere un’identità tattica ben precisa con Cittadino che agirà da regista. Tedino ha confermato ieri in conferenza stampa che l'ex Gubbio sarà il suo Mato Jajalo ai tempi del Palermo a patto però che gli assicuri personalità, geometrie e calcio lungo. Inoltre Cittadino avrà anche il compito di venire incontro ai difensori quando imposteranno la manovra da dietro che Tedino chiede spesso. Cittadino dunque dovrà mettere ordine e sarà il faro del nuovo Trento.

Lo sviluppo Con Tedino sarà garantita l’intensità di gioco (data la vicinanza dei reparti), pressing e possesso-palla con tocchi ravvicinati. Sarà sempre un Trento che rimarrà compatto e sulla fase difensiva, in particolare sul recupero del pallone, Tedino lavorerà parecchio. Ma oltre a dover allenare la fase difensiva, Tedino dovrà cercare di ottenere il cento per cento da Brighenti e Saporetti. Serve un salto di qualità, più psicologico che tecnico. Lo sviluppo del gioco del Trento con Tedino potrà avvenire attraverso i piedi di Damian che, partendo da centrocampista interno di un centrocampo a 5, si occuperà di portare il pallone in zona di rifinitura, verticalizzando sui due attaccanti Bocalon e Pasquato o sull’altro centrocampista interno che potrebbe inserirsi. Inoltre Tedino chiederà alla squadra trentina di sviluppare una buona mole di gioco sulle corsie esterne.

Pubblico coinvolto Clima positivo Un risultato, comunque, il Trento di Tedino lo ha già raggiunto: il riavvicinamento ai tifosi, tutt’altro che scontato domenica scorsa quando dopo il ko contro il Renate è scattata la contestazione del popolo gialloblù contro dirigenza e D'Anna. Il pubblico del “Briamasco” è vicino alla squadra, la società pure, e in città si respira finalmente un clima positivo. Si sta creando quella che ogni allenatore definisce «la squadra invisibile», pilastro fondamentale di ogni impresa. E il Trento ha una sua grande impresa da raggiungere: i playoff.