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L'EX CT

Lippi: “Italia di Mancini diversa dalla mia. Nel 2006…”

Lippi (getty images)

L'ex CT Azzurro parla della Nazionale e del percorso che potrebbe fare la squadra di Mancini all'Europeo

Redazione ITASportPress

15 anni fa il trionfo al Mondiale 2006, ora tanto entusiasmo e voglia di tornare a trionfare in un torneo importante. L'Italia riparte dagli Azzurri di Roberto Mancini che, anche a detta di chi di Nazionale se ne intende, può fare belle cose. Intervistato da Il Messaggero, Marcello Lippi ha ripercorso le tappe che portarono la sua squadra al trionfo di Berlino in Coppa del Mondo confrontando quella rosa alla attuale a disposizione del Mancio.

NEL 2006 - "Non fu necessario scegliere i rigoristi. Alcuni giocatori mi vennero incontro per chiedermi di calciare. Di solito va male quando girano a largo e nessuno si fa vivo, ma quella sera capii subito che ce l’avremmo fatta", ha detto Lippi con orgoglio.

PARALLELO - "L'Italia di Mancini? Mi piace molto, soprattutto lo spirito creato da Roberto. Bravo davvero. Mi piace anche il comportamento che ha in campo a prescindere dagli interpreti. Le mie sensazioni sono positive perché ho visto come giocano. L’Italia è bella a vedersi e mi diverto a seguirla. I calciatori interpretano nel modo giusto anche le amichevoli, non pensano di avere limiti, vogliono sempre vincere". "Se la mia squadra del 2006 e questa Nazionale sono simili? No, sono distanti. Ma non vuol dire niente, come ha dimostrato Mancini nel triennio della sua gestione. I calciatori hanno le giuste caratteristiche per essere protagonisti".

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