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Lippi: “Scudetto? La Juventus è troppo più forte. Sull’addio di Marotta…”

Lippi (getty images)

L'ex ct sui temi caldi del calcio nostrano

Redazione ITASportPress

Marcello Lippi, ex ct dell'Italia, è intervenuto a Radio Anch'Io Sport in onda sulle frequenze di Radio 1. Tra i temi caldi affrontati dall'allenatore anche il Var e il campionato di Serie A

SCUDETTO - "Corsa scudetto già finita? La sensazione è quella. Il duello sarà Juventus-Napoli, ma la Juve è troppo più forte. L'Inter crescerà e anche le altre, ma i bianconeri sono di un altro livello".

MAROTTA - "Nessuno di noi sa i veri motivi. Non possiamo condividere o non essere a favore. Ne prendiamo atto e basta. Andrea Agnelli forse si è ricordato di cosa fece il padre. Aveva cambiato tutto e ha riaperto un ciclo. Magari ha un piano ben preciso per il futuro". "Se faranno altri cambiamenti? Può essere, la sensazione è che il messaggio sia la società e la proprietà sono sempre le stesse ma i dipendenti possono cambiare. Non c'è solo cuore ma anche programmazione e grande mentalità".

JUVENTUS - "Se è la più forte di sempre? Chi lo sa, anche rispetto alla mia, non si può dire. Sono entrambe molto forti. CR7? Grande professionista, me lo aspettavo così. Umile, grande campione. Si è messo a disposizione della squadra. Non mi aspettavo avrebbe lasciato il Real Madrid ed è stata brava la Juventus.

CHAMPIONS - "Il Napoli dovrà fare un grande match. Carlo dovrà prepararla molto bene perché il Liverpool è tosta. L'Inter sta facendo bene. La Juventus? Allegri sta facendo bene e sa gestire bene i suoi giocatori".

GERVINHO - "E' tornato dalla Cina e sta facendo bene. Il campionato cinese non è allenante ed è incredibile come sia tornato ad essere determinante. Sicuramente è tornato con grande motivazione. Eder ha fatto il percorso opposto e sta facendo bene".

MILAN E GATTUSO - "Sta facendo bene. Lasciamolo lavorare. Ha instaurato un grande rapporto con i suoi giocatori, vedi il gol di Suso che ha festeggiato andandolo ad abbracciare".

NAZIONALE - "Messa bene. Mancini molto bravo, esperto e propone un buon calcio. Vedo i giovani che crescono e giocano anche titolari. Non tutti, ma comunque più di qualche tempo fa".

ADDIO - "Ho voglia di tornare a casa. Di tornare per lavorare invece no. Ho un contratto che scade il 31 gennaio 2019, al termine della Coppa d'Asia. E vediamo. Penso che sarà la mia ultima esperienza. Se è probabile che saluterò la Cina a febbraio? Sì".