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LIVERPOOL, Balotelli, la fotografia della sua carriera in un rigore sbagliato

22 Settembre 2013. Questa può essere definita come la data a partire dalla quale è iniziata la parabola discendente di (Super) Mario Balotelli. E’ il 17° minuto della ripresa quando l’arbitro Banti fischia un rigore a favore dei rossoneri....

Redazione ITASportPress

22 Settembre 2013. Questa può essere definita come la data a partire dalla quale è iniziata la parabola discendente di (Super) Mario Balotelli. E’ il 17° minuto della ripresa quando l’arbitro Banti fischia un rigore a favore dei rossoneri. Sul dischetto si presenta il numero 45 che, fino ad allora, era stato infallibile dagli 11 metri. 21 rigori messi a segno su 21 tirati, un cecchino. Ma è in quel momento, in quella calda serata milanese, che si interrompe la serie di Mario Balotelli. Pepe Reina, infatti, riesce a ipnotizzarlo e a respingere il rigore.

Quella stagione si concluderà con 14 gol, un bottino di certo non magro ma che non basta al Milan per raggiungere la qualificazione alle coppe europee. Il rapporto con la tifoseria si spezza. Troppe sono le peripezie del giocatore originario di Palermo dentro e fuori dal campo. Per di più, al mondiale brasiliano, mostra svogliatezza e poco impegno in una competizione che vede l’Italia, per la seconda volta consecutiva, fuori ai gironi. Ad agosto, di conseguenza, arriva la cessione e il ritorno in Inghilterra, stavolta ai Reds di Liverpool che vengono da una stagione strepitosa in cui il titolo è sfuggito a poche giornate dalla fine. Il posto da prendere non è facile, bisogna sostituire Suarez volato alla volta della Catalogna e che, nel bene o nel male, ha fatto innamorare i tifosi della Kop.

Come annunciato dallo stesso Raiola, agente del giocatore, è l’ultima occasione per Balotelli di dimostrare davvero di essere Super e non un giocatore qualsiasi. L’avventura non parte bene, esordio dal primo minuto contro il Tottenham che si impone ad Anfield per 3-0.

Balotelli è oggi giunto a un punto di non ritorno. In Italia si stenta a scommettere su un giocatore che ha dimostrato di avere talento ma non è mai riuscito a concretizzarlo e a Liverpool rappresenta la terza/quarta scelta per l’attacco. E’ un giocatore sicuramente forte ma che, come in quel 20 aprile 2010 quando buttò via la maglietta dell’Inter, ha sprecato tutto il suo talento gettandolo via per far spazio a colpi di testa (non per fare gol) o pazzie fuori dal campo.