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Esclusiva

Lo Monaco: “Calcio alla deriva in mano agli agenti. Zaniolo come Balotelli. Su Skriniar…”

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"L'Inter doveva fare come ho fatto io con Vargas a Catania" ha detto Lo Monaco

Redazione ITASportPress

Il calciomercato appena concluso si è ha lasciato alle spalle tante scorie negative. Dal caso Skriniar, calciatore voleva andare via dall'Inter, club che l’ha valorizzato fino a farlo diventare una stella, a quello di Zaniolo rimasto controvoglia alla Roma. Forse è giunto il momento di affrontare il tema dei procuratori, del loro strapotere e di come il calcio sia ormai spesso in loro balìa ha scritto oggi la Gazzetta.

Pietro Lo Monaco esperto dirigente che in passato ha risolto a Catania casi spinosi come quello di Skriniar e Zaniolo ai microfoni di Itasportpress.it ha detto: "Se fossi stato un dirigente nerazzurro io avrei fatto passi per il rinnovo molto prima. Non si porta il giocatore alla scadenza, perchè poi comanda lui stesso e il suo procuratore. A Catania gestii un caso simile con Juan Manuel Vargas. Ebbene il suo procuratore fece di tutto per portarlo a scadenza ma non glielo consentì e ricordo che in un albergo lo incontrai e volarono anche i tavolini. I procuratori cercano il guadagno ed è per questo che oggi le bandiere nel calcio non esistono più. Il pallone è ormai un business dove girano interessi personali e dove uno tende a sfruttare l’altro. Tornando a Skriniar sarebbe stato meglio cederlo al Psg anche per 10 milioni visto che l'Inter incassava questi soldi e si toglieva anche l'ingaggio. Così non si è capitalizzato. Non c'è stata una programmazione a medio e lungo termine. Mia regola è "compra vendi e pentiti". Il Napoli in questo è stato virtuoso: ha venduto Insigne, Koulibaly e Mertens ripartendo da altri bravi calciatori e stanno vincendo".

Sul caso Zaniolo, chi ha sbagliato?

"Sta ripercorrendo la strada di Balotelli ovvero un eterno incompiuto. L'ex attaccante dell'Inter e del Milan è la personificazione del niente, della estemporaneità e della non sostanza. Zaniolo ha buone qualità ma dal punto di vista caratteriale non ha la forza per essere un giocatore determinate nel tempo". 

Oggi la Gazzetta ha scritto che i procuratori sono la piega del calcio. Sappiamo che lei condivide ma come fermare questa emorragie di soldi che che escono dal sistema e finiscono nelle loro tasche?

"Questo corto circuito lo può interrompere solo la Fifa con delle regolamentazioni chiare mettendo anche un tetto agli stipendi. Attualmente la macchina è fuori controllo del pilota. Non è facile indennizzare la società che perde il calciatore, si aprirebbe un campo sconfinato.  Purtroppo il calcio sta andando a morire. Questo sistema è sinonimo di asineria generale. Pensate che Enzo Fernandez comprato 8 milioni dal Benfica è stato pagato 120 milioni dal Chelsea".

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