ITA Sport Press
I migliori video scelti dal nostro canale

L'opinione

Lucca all’Ajax, ct Nicolato: “A 20 anni non è giusto essere il “vice di” un trentenne”

Attaccante Pisa
Lucca lunedì sarà ufficialmente un “lanciere"

Redazione ITASportPress

Lorenzo Lucca non è andato al Bologna ma all'Ajax che ha anticipato l'offensiva del club felsineo. Sarà il primo calciatore italiano a trasferirsi nel club di Amsterdam. L’Ajax ha raggiunto un accordo con il Pisa per il prestito con diritto di riscatto di un anno, un milione di euro subito ai nerazzurri e poi riscatto a 10, più una percentuale della futura rivendita. Il ct dell'Under21, Paolo Nicolato rispondendo alla Gazzetta dello Sport ha commentato il trasferimento di Lucca. «Lorenzo è partito molto bene nella stagione scorsa, si è guadagnato la Nazionale perché l’ha meritata e spero se la meriti ancora. Non vogliamo escluderlo, le porte sono sempre aperte. Abbiamo sempre bisogno di giocatori bravi, e lui ha qualità importanti. Spero torni con noi, anche perché non è che produciamo tantissimi attaccanti».

L’Ajax non è una squadra qualsiasi.

«Dal punto di vista della costruzione del calciatore, soprattutto sulla tattica individuale, stiamo parlando di una società top, che fonda la propria sussistenza proprio sulla produzione continua di giocatori grazie a un settore giovanile all’avanguardia. Lorenzo troverà maestri all’altezza».

Che cosa può aver spinto l’Ajax ad acquistarlo?

«Dal punto di vista tecnico Lucca assomiglia un po’ a Sebastian Haller, il centravanti che l’Ajax ha appena ceduto al Borussia Dortmund. Sono curioso e contento, anche per noi: più giocano, i nostri ragazzi, meglio è. Anche perché per noi uno di 22 anni è giovanissimo, all’estero alla stessa età ha un centinaio di presenze in massima divisione».

Ben venga quindi un trasferimento in un campionato diverso dal nostro.

«All’estero questi ragazzi fanno un’esperienza approfondita, sia come presenze in campo sia come apprendimento: ci si mette alla prova con metodi diversi, con un altro calcio. Possono giocare ad alto livello. Quando tornano, se tornano, hanno un bagaglio importante: all’estero si completano. In generale, sono esperienze di vita e di calcio importantissime, si diventa grandi più in fretta. Sento spesso dire che questo o quel ragazzo può andare a fare il vice di qualcuno. Ecco, a 20 anni non è comprensibile fare “il vice di”. Dovrebbero essere i trentenni i vice dei giovani. Il mio consiglio è: non fate i vice di nessuno, a costo di abbassare le pretese o scendere di categoria. A 20 anni bisogna giocare».

Lucca all’Ajax, ct Nicolato: “A 20 anni non è giusto essere il “vice di” un trentenne”- immagine 2

 

 

tutte le notizie di