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IL BOMBER

Lukaku: “Lite con Ibrahimovic? Non mi faccio mettere piedi in testa”

Lukaku Ibrahimovic (getty images)

Parla il centravanti interista: da Conte alla "rissa" con lo svedese del Milan

Redazione ITASportPress

Romelu Lukaku festeggia lo scudetto dell'Inter e guarda avanti. Il centravanti nerazzurro e della Nazionale belga ha rilasciato un'interessante intervista al Corriere della Sera nella quale è tornato a parlare del suo rapporto con Antonio Conte ma anche del faccia a faccia avuto con Zlatan Ibrahimovic nel derby di Coppa Italia.

INTER - "Per me Conte è l'allenatore più forte e mi ha convinto subito, quando ha firmato per l'Inter gli ho mandato un messaggio con scritto: 'Arrivo'. Per me giocare per l'Inter in serie A è sempre stato un sogno, l'ho realizzato", ha spiegato Lukaku. "A Manchester dicevo a Darmian: 'Andrò all’Inter, vedrai. Tu devi parlare con me solo in italiano e io ti rispondo in inglese. Sono arrivato qui e già conoscevo abbastanza bene la lingua. L'Italia mi ha dato davvero molto, non posso far altro che ringraziare per come sono stato accolto. Mi sono sentito subito bene a Milano, sono stati anni difficili per l'Inter. Io e Conte abbiamo vissuto il 2° posto in campionato e in Europa League come una sconfitta, che abbiamo trasformato in motivazione. Il titolo è del club, dei tifosi e della squadra, non mio. Non mi considero un top player, mi metto sempre a disposizione dell'allenatore. Tutti i calciatori hanno fatto un salto di qualità, speriamo che la crescita possa portare altri trofei".

CHAMPIONS - "Uscire nel girone è stata una grande delusione: in quel gruppo saremmo dovuti passare. Il Real Madrid è forte, ma eravamo meglio delle altre due, abbiamo sbagliato. L'anno prossimo dobbiamo superare il girone, poi può succedere di tutto".

LITE CON IBRA - "Perdevamo 1-0, avevo sbagliato un gol, ero un po arrabbiato. Le sue parole mi hanno colpito. Non sono contento di aver reagito così, però non sono uno che si fa mettere i piedi in testa", ha dichiarto il centravanti belga. "Sono umile e tranquillo, sono un vincente e mi batto alla morte per i compagni e per la vittoria. Ibrahimovic è un gran calciatore, ha vinto ovunque è passato, ha segnato più di 500 gol. Uomo? Fino al Manchester United un buon rapporto. Abbiamo bisogno di giocatori di questo livello in serie A. Lui vuole vincere per sé, io per l’Inter, Cristiano Ronaldo per la Juve, ora c’è Mourinho alla Roma: sono tutte buone cose per l’Italia. Il livello si alza, speriamo vinca ancora l’Inter".

 Milan-Inter (Getty Images)
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