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Maradona, la rivelazione dopo l’autopsia: nessun farmaco per curare la cardiopatia

Maradona, getty images

In casa del Pibe de Oro non c'erano i farmaci adatti per le cure

Redazione ITASportPress

È passato ormai quasi un mese dalla sua morte. Eppure, Diego Armando Maradona continua a far parlare di sé. Questa volta, però, è l'esito dell'autopsia a far discutere e il motivo ha dell'incredibile. Infatti, secondo quanto si apprende da diversi media tra cui AS, si sarebbe scoperto che El Pibe de Oro non veniva curato con i farmaci adatti.

L'esito dell'autopsia di Maradona

 Stadio San Paolo Maradona (getty images)

I primi esiti dell'autopsia sul corpo di Maradona confermano che il Diez non riceveva le corrette cure mediche per le sue condizioni cardiache. Già il primo sopralluogo nella sua abitazione, all'indomani del decesso, aveva fatto emergere come l'ambiente in cui viveva non fosse adatto ad un paziente in riabilitazione post operatoria per un intervento al cervello.

Ma dalle ultime infortmazioni, i fatti diventano ancora più gravi dato che gli esami autoptici ordinati dalla procura avrebbero individuato come causa di morte "un edema polmonare acuto conseguente al peggioramento dell'insufficienza cardiaca cronica". Problema per il quale Maradona, però, non veniva curato.

Nell'abitazione in cui Maradona trascorreva i giorni post operatori non c'erano apparecchiature per l'ossigeno né un defibrillatore e, tra i farmaci sequestrati, non sono state trovate pillole per il cuore. AS, inoltre, spiega che l’autopsia avrebbe anche determinato che non ci sarebbero state tracce di alcol o di droghe nell’organismo del Diez. Mentre sarebbero stati presenti diversi psicofarmaci. Insomma, una situazione davvero buia su cui andrà fatta luce.

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