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Marchisio: “Allo Zenit per non tradire la Juventus. Non potrei mai allenare i bianconeri perché…”

Claudio Marchisio (getty images)

L'ex centrocampista della Vecchia Signora si racconta

Redazione ITASportPress

Claudio Marchisio cuore Juventus. L'ex centrocampista bianconero si è raccontato in lungo e in largo nel corso di una bella diretta Instagram in compagnia di Simona Ventura. L'ex Principino della Vecchia Signora ha affrontato diversi temi caldi del calcio nostrano: dall'addio alla squadra torinese, fino all'attualità con la ripresa della stagione e il suo futuro.

Marchisio: "In Russia per non tradire la Juventus"

 Marchisio (Getty Images)

Dopo l'addio alla Juventus, Marchisio ha preso la decisione di andare in Russia accettando l'offerta dello Zenit: "La mia scelta? Non potevo stare in Serie A, non potevo tradire la Juventus. Quello è stato il motivo principale. Non soltanto per quello che mi hanno dato Juve e tifosi, ma anche per quello che avevo provato e vissuto io in quegli anni. C’è anche da dire che dentro di me c’è sempre stato il desiderio di poter fare un’esperienza all’estero. È un’esperienza per tutta la famiglia, per i figli che vanno a scuola, la moglie. A casa mia moglie non aveva più amiche, non parlava il russo. In squadra parlavo inglese e un po’ spagnolo perché c’erano tante argentini. Poi le dinamiche di un campo sono più semplici: si parla la lingue dei piedi e della testa".

Ripresa campionato

Spazio poi al calcio giocato e a quella che sarà la ripartenza della Serie A dopo l'emergenza coronavirus: "Ho visto la Bundesliga: loro hanno avuto davvero poco tempo e si vedeva con il ritmo molto basso. Adesso stanno aumentando livello e prestazioni. Da noi credo sarà un po' diverso. Ci sarà un inizio graduale anche se molti giocatori hanno già avuto infortuni. Bisognerà dosare le forze in questa fase di preparazione. Chi ha la rosa più ampia può gestire meglio tutti". E sulla Juventus: "Cristiano Ronaldo e il suo futuro? Spero resti alla Juventus. Gli anni prima che firmasse per la Juve lo abbiamo incontrato tante volte: ti metteva veramente in difficoltà e lo sta dimostrando tutt’ora. Mi colpisce la sua voglia di mantenersi in forma e ad alti livelli. A volte anche se la tua voglia è così grande c’è sempre qualche paletto che si mette in mezzo. Lui invece è sempre ad alti livelli e dimostra veramente quanto si stia impegnando per rimanere tra i numeri uno. Andrà via? Non lo so ma mi auguro di no. Per la Juventus e per l’interesse che ha portato in Serie A, si è messo in gioco. Spero che rimanga".

Il futuro del Principino

Una chiosa sul suo futuro che non sarà da allenatore, tantomento della Juventus: "Sarà interessante vedere le prime giornate, vedere come staranno queste squadre. Anche per noi, per il bello di vedere questo sport, la possibilità di giocare la sera potrebbe solo migliorare la qualità del gioco. Io futuro allenatore della Juve? No, ma perché non mi ci vedo a far l’allenatore. Bisogna avere delle doti particolari, saper tenere insieme un gruppo".