Ha da poco appeso gli scarpini al chiodo, ma Claudio Marchisio non smette di pensare al calcio. Intervistata da DAZN, l'ex centrocampista di Juventus e Zenit ha raccontato qualche aneddoto relativo alla propria carriera. Dal passato in bianconero, fino alla nascita del soprannome che ne ha caratterizzato tutta la vita.
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Marchisio rivela: “Ecco perché mi chiamano Principino…”
L'ex centrocampista della Juventus si racconta
ALLA JUVENTUS - Parlando dell'esperienza in bianconero, Marchisio racconta il suo rapporto con Buffon: "Gigi è una vera bandiera. L'unico, secondo me, il mio vero capitano: i portieri vivono una dimensione loro, sono 'strani'. Non sono quasi mai in campo con gli altri, hanno un loro allenatore, un allenamento personalizzato, quindi sono sempre tra loro e vivono meno il gruppo. Si dice sempre che i portieri siano un po' 'matti' ed eccentrici, e credo sia vero. Gigi, però, da capitano, anche se viveva meno alcune sfaccettature della squadra e dello spogliatoio, sapeva sempre alzare la guardia quando vedeva qualcosa di cui gli altri non se ne accorgavano. E questa è una dote innata".
PRINCIPINO - E sul soprannome che ne ha contraddistinto l'intera carriera: "Il merito è di Federico Balzaretti. Mi presentavo al campo vestito elegante. Mentre molti arrivavano in tuta, con un jeans strappato e una felpa e, quindi, un giorno Federico mi dice: 'Sembri proprio un Principino: tutto bello elegante'. Da lì è partito tutto".
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