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A 360°

Mbappé: “Ligue 1 non il miglior campionato. Compagni di squadra non sono amici”

Mbappé (getty images)

Parla la stella della Francia e del Psg

Redazione ITASportPress

Kylian Mbappé si racconta a 360° e lo fa sulle colonne di Esquire. La stella del Psg ha affrontato diversi temi legati alla sua carriera, al suo passato, presente e futuro facendo capire come vive il suo essere un campione ma anche il suo modo di affrontare i rapporto tra compagni di squadra e la vita privata.

INIZI - Le parole di Mbappé partono dal periodo all'AS Bondy: "Nella periferia parigina ci sono campi da calcio ovunque, la gente qui vive per il calcio. Sono nato con un campo davanti alla mia finestra. Mio padre è stato il mio allenatore per dieci anni. Ma non ho mai sentito la pressione del dover essere un calciatore", ha detto Mbappé. "Fin da piccolissimo sono sempre stato negli spogliatoi, ad ascoltare discorsi tattici e punti di vista diversi, perché il calcio è fatto di punti di vista diversi. Ho imparato ad avere quella tolleranza, e penso che mi abbia aiutato, perché essere un allenatore significa mettersi nei panni di qualcun altro".

UNA STELLA - Ma da quei primi passi al Paris Saint-Germain, la strada è stata tanta. Adesso l'enfantprodige è una stella di cui lui stesso dà una definizione ben precisa: "Io una stella? Credo di sì. Se la tua faccia è ovunque in città, ovunque nel mondo, vuol dire di sì. Essere una star è uno status, ma non mi rende una persona migliore degli altri. Ci vuole molta organizzazione anche solo per uscire a fare una passeggiata".

PERSONALE E SQUADRA - A livello di caratteristiche e di rapporto con i compagni di team: "Sono un attaccante moderno che può giocare ovunque. Un tempo c'era il numero nove, il un numero undici, il un numero sette. Io ho giocato davanti, ho giocato a sinistra e a destra. In tutta umiltà, non credo che tutti siano in grado di cambiare posizione ogni anno in questo modo e mantenere grandi prestazioni ai massimi livelli". Sulla squadra: "Credo che la squadra non sia un gruppo di amici, proprio come il fornaio non va d'accordo con tutti i fornai. Non devi cenare con i tuoi compagni tutte le sere per vincere".

LIGUE 1 - Infine una parola sul campionato francese con una sintesi che, in questo periodo di calciomercato, potrebbe far parlare a lungo: "La Ligue 1 non è il miglior campionato del mondo, ma ho sempre sentito la responsabilità, da giocatore emblematico, di far crescere il campionato".

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