Un'estate particolare per Lionel Messi che si è trovato a vincere finalmente con l'Argentina ma anche ad affrontare l'addio al Barcellona. Il fuoriclasse prima ha vinto la Copa America il 10 luglio battendo per 1-0 il Brasile in finale, poi, dopo 17 anni, ha detto addio al club blaugrana trasferendosi al Psg. La Pulce ha avuto modo di raccontare le sue sensazioni nel corso di un'intervista con ESPN.
LA PULCE
Messi: “Copa America un sogno. Mi trattavano da fallito. E i miei figli…”
La Pulce torna a parlare della vittoria con l'Argentina e delle reazioni personali e dei media
COPA AMERICA - "Quando abbiamo vinto, non potevo crederci. L'ho sognato così tanto che non capivo nemmeno cosa stesse succedendo", ha detto Messi. "Sinceramente mi diverto di più ora a riguardare le foto e i video di quel momento. Ero paralizzato. Avere la consapevolezza di non essere i migliori al mondo è stato un punto di svolta per noi. Ora quello che vogliamo è crescere come squadra". Un pensiero anche ai figli: "I miei tre figli sono davvero innamorati dell'Albiceleste. Mi ripetono ogni minuto che abbiamo vinto e che siamo campioni. Cantano le canzoni della Nazionale. Mi dicono ìpapà, siamo campioni'".
SFOGO - Ma c'è anche un sassolino non indifferente che Messi si è voluto togliere: "Ci sono stati alcuni giornalisti che mi hanno trattato come un fallito e che mi accusavano di non sentire la maglia della Nazionale abbastanza. Dobbiamo iniziare riconoscendo che non siamo i migliori al mondo. Non eravamo i peggiori prima e non siamo i migliori adesso".
CT - Un pensiero al mister Scaloni: "Ha un grande merito per tutto questo. È stato lui a prendere la nazionale in un momento difficile, ha creduto in noi e piano piano ha costruito. Ha sempre saputo quello che voleva. Si fidava dei giocatori, delle persone nuove, dei giovani, sapeva sempre quello che voleva. Siamo cresciuti poco a poco. Dalla Copa America del 2019 abbiamo fatto un salto, abbiamo iniziato a crescere come nazionale".
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