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Messi, il cugino: “Era piccolo e volevano ucciderlo…”

Lionel Messi Barcellona (Getty Images)

Maxi Biancucci ha raccontato alcuni aneddoti legati alla stella del Barcellona.

Redazione ITASportPress

Maxi Biancucci racconta Lionel Messi. Il cugino della stella del Barcellona ha rivelato ai microfoni di Ataque Futbolero alcuni aneddoti relativi agli inizi della carriera de La Pulce quando ad 8 anni si era trovato a sfidare un gruppo di giovani ragazzi che non aveva proprio belle intenzioni nei suoi confronti. Ma non solo. Nella mente di Messi, sempre secondo Biancucci, ci sarebbe la volontà di tornare in Patria a fine carriera.

Volevano ucciderlo

 Messi Barcellona (getty images)

"Nel quartiere ha mosso i suoi primi passi e giocava spesso con noi", ha raccontato Biancucci. "Eravamo più grandi di lui e alcuni ragazzi ci dissero una volta 'Ma siete matti? Se lo fai giocare lo uccideremo'. Abbiamo giocato. Volevano colpirlo ma lui ha resistito. Quando aveva otto o nove anni, il sabato mi svegliavo presto per vederlo giocare e faceva cose impressionanti. Non ci potevo credere", ha raccontato il cugino di Messi riguardo agli inizi di carriera dell'attuale 6 volte Pallone d'Oro. Ma come ben noto, dopo quegli anni al Newell's, Messi passò al Barcellona. E da allora ebbe inizio la straordinaria carriera.

Messi in Argentina

 Messi (getty images)

Una carriera che, forse, potrebbe terminare di nuovo a casa, in Argentina nonostante le difficoltà raccontate anche dallo stesso Biancucci: "Leo ha molto amore per l'Argentina", ha spiegato il cugino dell'argentino. "Ma la gente spesso non lo capisce. Se non fosse per questa insicurezza, non ho dubbi sul fatto che Leo tornerebbe subito a giocare in Argetnina. Questo rapporto con gli argentini e questa insucrezza è l'unica cosa che può influenzare la sua scelta futura. È il mio sogno poter vedere Leo al Newell's, ma lo vedo complicato. È difficile, immagina che Messi giochi qui un Classico, i bambini devono andare a scuola e... beh, la città sarebbe un vero inferno", ha concluso il cugino della Pulce.

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