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Messina, Lucarelli: “Senza calcio avrei fatto lo scaricatore di porto”

"I livornesi sono ingrati, i napoletani unici, i messinesi passionali"

Redazione ITASportPress

Il tecnico del Messina, Cristiano Lucarelli, nel corso di un'intervista a 'Messina Sportiva', ha ripercorso i momenti più importanti della sua carriera e non solo; ecco quanto dichiarato: "La mia squadra del cuore è il Livorno, mentre il mio presidente preferito è stato Semeraro del Lecce. Il compagno di squadra più forte che ho avuto è Cavani. Il club in cui mi sarebbe piaciuto giocare è l'Inter. L'allenatore ideale? Direi Mazzarri. Non dimenticherò mai la partita tra Livorno e Roma finita 3-3 con una mia tripletta. Senza il calcio avrei fatto il camallo (ndr, lo scaricatore che operava sulle navi nel porto di Genova) oppure il veterinario, la professione che sognavo da bambino. Per il calcio ho rinunciato a tutte le cose che fanno i ragazzi dai 18 ai 30 anni, però si è trattato di sacrifici per i quali ne è sicuramente valsa la pena. La gente di Messina, Livorno e Napoli? I livornesi sono ingrati, i napoletani unici, i messinesi passionali. Il problema del calcio italiano? Ritengo sia la mancanza di presidenti con progetti seri, vedi Empoli, Udinese o Atalanta, oppure De Laurentiis a Napoli o Cairo al Torino. In Lega Pro ci sono invece troppi avventurieri che utilizzano il calcio per scopi poco nobili".

Pozzebon ha lasciato Messina per trasferirsi al Catania. Lei avrebbe fatto lo stesso andando al Pisa? “No, ma Pozzebon non aveva lo stesso attaccamento che potevamo avere io a Livorno. Per la gente è sempre stato un giocatore qualunque, per cui è stato un passaggio più facile”.

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