gazzanet

Milan, Fassone: “Via due top player senza Champions. Critiche da Berlusconi. Su Montella e Bonucci…”

Lunga intervista rilasciata dall'amministratore delegato rossonero ai taccuini de La Stampa

Redazione ITASportPress

Sampdoria, Roma e Inter. Sono tre le sconfitte consecutive del Milan, che domani ospita il Genoa al Meazza in una sfida già delicata. Marco Fassone, amministratore delegato rossonero, analizza il momento in una lunga intervista concessa a La Stampa: "Nessuno aveva pensato che con una squadra così rinnovata non ci sarebbero stati problemi, ma di sicuro siamo indietro di 5-6 rispetto ai programmi. L'obiettivo era tenere a corta gittata il quarto posto per tutto il girone di andata, assestarci e dare la scalata alla zona Champions League nel ritorno. Chiaro che i margini di recupero ci sono, ma non possiamo più permetterci di sbagliare. Il Milan è stato costruito per ottenere certi risultati: non stanno arrivando e abbiamo il dovere di essere trasparenti con i nostri tifosi".

MONTELLA - "Montella è stato scelto da noi e ha tutta la nostra fiducia. A rischio con un'altra sconfitta? Inutile ragionare sui se e sui ma, qui dobbiamo lavorare tutti nella stessa direzione per trovare una via di uscita. Manca la scintilla, il gol che fa invertire la rotta. Ma sono convinto che ce la faremo. Il rapporto tra lui e Mirabelli non è da ricucire perché non si è strappato niente. Siamo tutti dalla stessa parte. Tempo? Siamo tutti a tempo. Compreso il sottoscritto".

BONUCCI - "Ci sono persone contente quando togli loro delle responsabilità e altre che invece sono nate per averne. Bonucci appartiene alla seconda categoria. È vero, non sta rendendo per quello che è il suo valore. Ma anche lui sta pagando la situazione generale".

CHAMPIONS LEAGUE - "Quarto posto obbligatorio? Piano con la parola obbligo. La Champions League è fondamentale per il nostro progetto: mancarla, però, non blocca i piani. Ritarderemo di un anno e troveremo il sistema di equilibrare la mancata entrata degli introiti Champions League con la cessione di uno-due top player".

DEBITO - "Il progetto, parlo per quello che riguarda il Milan, è di estinguere il debito già in primavera. Rifinanziamento? Abbiamo sul tavolo svariate opzioni che stiamo valutando con attenzione. Diciamo che il fascicolo Milan è su molte scrivanie, per avere un percorso di rientro meno sfidante dell’attuale".

SOCIETA' - "Questo scetticismo è anche un po’ fastidioso, se fossimo in Inghilterra in pochi ci farebbero caso. Io dico solo che la proprietà quest’anno ha fatto un aumento di capitale di 49 milioni e non sono soldi prestati all’AC Milan. E presto ne farà un altro. L’obiettivo è triennale, far crescere i ricavi e poi mettere sul mercato azionario, alla Borsa di Hong Kong, una fetta della società. Normalmente ci sono tre gambe che sostengono un club. I diritti tv, i ricavi dallo stadio e dal merchandising. Noi ne abbiamo una quarta, il lavoro sul territorio cinese".

BERLUSCONI - "È stato il Milan di Berlusconi per 30 anni. Impossibile ignorarlo. E nessuno qui vuole farlo anche se il modo di gestire una società è decisamente cambiato. Ogni tanto mi chiama e mi dice quello che sapete anche voi: le sue critiche sono sempre importanti, anche se non sempre condivisibili".